lunedì 22 gennaio 2018

Il potere magnetico

71.
« Pseudomenos. Il potere magnetico di suggestione che le ideologie continuano a esercitare sugli uomini, nonostante che la loro trama sia divenuta nel frattempo così logora da lasciarsi quasi attraversare dallo sguardo, trova una spiegazione, al di là di ogni considerazione di carattere psicologico, nel declino dell'evidenza logica come tale. Le cose sono giunte al punto che la bugia ha il suono della verità, e la verità il suono della bugia. Ogni affermazione, ogni notizia, ogni idea è modellata in anticipo dai centri dell'industria culturale. Ciò che non è segnato dall'impronta familiare di questa preformazione appare a priori inattendibile, anche perché gli organismi che modellano l'opinione pubblica sono in grado di fornire, a tutto ciò che esce dai loro impianti, tutte le pezze d'appoggio documentarie e tutta la forza dimostrativa di cui il potere totale di disposizione può facilmente venire in possesso. La verità che vorrebbe ribellarsi e contrastare a questo potere non reca solo il marchio dell'inverosimile, ma è altresì troppo debole, troppo povera per potersi affermare in concorrenza con l'apparato di diffusione e distribuzione altamente concentrato dell'industria culturale [...]».
Theodor W. Adorno, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa,  Einaudi, Torino 1954 (ed. NUE 1979)

Dato che, da tempo oramai, ne è rimasta soltanto una sulla piazza, del brano riportato io cambierei soltanto un plurale con un singolare, sì che la frase iniziale diventi:
«Il potere magnetico di suggestione che l'ideologia continua a esercitare sugli uomini».
 Quale ideologia? Quella capitalista, bellezza.

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