giovedì 27 dicembre 2018

Povera Nutella

Povera Nutella. Anche se non ti mangio perché mangiandoti soffro uno strano, immediato fastidio ai denti, non ho niente contro di te, non penso che tu sia una sciagura dietetica, ma una geniale invenzione dell'industria alimentare italiana, l'unica ad aver avuto una così ampia diffusione internazionale. E dico anche che, nel gioco dello sfruttamento capitalistico, la magnanimità padronale dei Ferrero è encomiabile, anche e soprattutto in rapporto a tanti altri capitalisti con le pezze al culo e il braccino corto che non hanno riguardo alcuno dei lavoratori e del territorio ove sono ubicate le loro aziende.

Povera Nutella, anni di gloriosa presenza sugli scaffali dei supermercati di tutto il mondo, anni di sottocosto e conseguenti assalti alla baionetta dei consumatori, anni di marketing e pubblicità e poi, bastano pochi istanti e un noto influenzer con la barbetta perineale, che si fa un selfie addentandoti spalmata su una fetta di pane per dire che lui ti mangia a colazione, rischia di arrecarti un danno di immagine molto più che se avessi avuto un diniego della Food and Drug Amministration o il boicottaggio di quegli sciovinisti dei francesi che invidiano tanto il tuo successo.

Povera Nutella, cosa potresti fare per riprenderti dallo shock? Quali consumatori potresti ingaggiare per contrappasso all'outing del ministro dell'interno? La risposta è facile. Pensando ai tuoi ingredienti, in particolare all'olio di palma e alle piantagioni da cui è estratto, sarebbe opportuno fotografare i coltivatori diretti di quei luoghi tropicali che al mattino, prima di andare al lavoro, si fanno anche loro un selfie addentando una fetta di pane con te spalmata sopra. Sempre che non abbiano i denti cariati.


1 commento:

Olympe de Gouges ha detto...

permettimi di dire che la N. è un surrogato. piace, piace molto, ma resta un surrogato. cioccolata, appunto. per bambini. non cioccolato. che non si può mangiare col pane ma magari accompagnandolo con del barolo chinato. è l'abc.
dopo essersi abbuffati di tortelli e vitello tonnato (!!), di panettone servito col prosecco, ecco per colazione l'orrenda N..
la chiamano tradizione.