«Basta parlare di ebrei... Dovete fare cultura, non politica». Ascoltatore di Radio Tre
«Quando sento la parola cultura metto mano alla pistola». J.Goebbels
Dato che la Lipperini e Sinibaldi sono dei miti, datela a me la direzione di Radio Tre.
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A partissima.
1. Il fatto che l'Italia detenga uno dei più ingenti patrimoni artistici e culturali del mondo non dimostra forse che l'Italia è una cosa e gli italiani un'altra?
2. «Dopo il Lager il lavoro, anzi, i miei due lavori (la chimica e lo scrivere) hanno avuto, e tuttora hanno, un'importanza fondamentale nella mia vita. Sono convinto che l'uomo normale è biologicamente costruito per un'attività diretta a un fine, e che l'ozio, o il lavoro senza scopo (come l'Arbeit di Auschwitz), provoca sofferenza e atrofia». Primo Levi, Conversazione con Philip Roth, da P. Roth, Il mestiere dello scrivere, Einaudi.
3. «L'uomo pensa. Dio ride». Proverbio ebraico.
3 commenti:
Leggendo il tuo post mi vengono in mente tante domande riferite, naturalmente, a quelle frasi che hai ritenuto opportuno farci conoscere, di quei personaggi che noi, (gente comune, sconosciuta e priva della loro cultura), riteniamo superiori e da tenere in alta considerazione, anche se non tutti, come ad esempio: ma per l’ascoltatore di radio 3 cosa è la cultura? Per J.Goebbels perché vuol mettere mano alla pistola? Per spararsi? Non pensavo che sentir parlare di cultura per alcune persone come lui, può mandare in depressione fino a questo punto.
Sono d’accordo che noi italiani siamo una cosa distante dall’Italia: concentrato di capolavori d’arte e cultura unico al mondo. Naturalmente come non si può essere d’accordo con Primo Levi. Per quel che riguarda il proverbio ebraico, mi chiedo se Dio ride perché abbiamo frainteso il suo “averci creato a sua immagine e somiglianza “ o per qualche altra ragione, che se così fosse, sarei curioso di conoscere, ma purtroppo il proverbio si ferma ed è impossibile andare oltre. Cmq grazie i tuoi post, molto variegati, sono un’attrazione difficile da ignorare. Vittorio
eheh... ho paura che sotto sotto il signor joseph (con la j minuscola) intedesse molto semplicemente l'uso del verbo nella forma transitiva: brutta storia, quello che non ti riesce lo devi per forza odiare.
Certo che poi, a sentir parlare un veltroni qualsiasi (sempre con la v minuscola).
Grazie Vittorio, troppo buono.
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