Sebbene molte di noi abbiano l'illusione che le sbarre siano aperte, noi pecore siamo da tempo volontariamente rinchiuse in una parte d'universo web, sicché non ci dobbiamo meravigliare se il padrone della tenuta fa un po' come gli pare con noi che pascoliamo bit in campo bianco con lo sfondo blu.
Ci piacciono le tette? E grandi quantità di décolleté avremo.
Ci piace la filosofia? E allora compriamoci questa maglietta con la faccia e una frase di Nietzsche o di Platone.
Ci piacciono i nazisti dell'Illinois? E allora abbeveriamoci alla fonte di Goebbels, Himmler e Mengele.
Se poi qualcuno farà notare al pastore che non si dà erba cattiva da mangiare al proprio gregge, lui - pacifico e innocente come la croce - dirà che la colpa è nostra, dei nostri gusti, che il concime del suo campo bianco con lo sfondo blu sono i nostri pensieri, i nostri desideri, le nostre intenzioni. Tutto si genera automaticamente. Anche la catastrofe.
2 commenti:
Visto che non ci rendiamo conto di suicidarci con le nostre mani, e che non tutti, immagino me e forse, (scusa se ti do del tu), anche te, si voglia far la finita, non credi che molta colpa la si debba addebitare alla informazione carente, che si preoccupa solo di far colpo con notizie non sempre di grande utilità?
Vittorio
Sì. Da tempo, scopo dell'informazione non è far conoscere, bensì suggestionare, impressionare.
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