martedì 10 dicembre 2019

Briciole del pensiero

Stavo pensando, ma possibile che stia pensando? Che azione sto compiendo in concreto? È qualcosa che appartiene anch'essa al mondo fisico (sì) oppure, anche se sì, a volte da esso si dislega (riesce a slegarsi, come una scarpa sciolta, ci cammini un po' senza accorgertene finché non inciampi), e vaga in una dimensione altra, un altro tempo, o quello passato o quello delle possibilità?
Allora, per non rispondere alle domande un po' troppo complicate, data l'ora, e soprattutto: per non mettere il cervello in una vasca, lascio evadere il pensiero dal mio personalissimo 41 bis (cheri), socchiudo gli occhi e mollo l'ancora e libero il tu.

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Ho letto un titolo - quindi non l'intervista - in cui Landini dichiara che occorre fare un'alleanza con governo e imprese per impedire che il Paese si sbricioli. Dato che dovevo sparecchiare, ho scosso la tovaglia con le briciole fuor di finestra, qualche passero solitario passerà. Ma a parte ciò: ho letto pure il sottotitolo, in cui si dichiara che
«Il lavoro, la qualità del lavoro e i diritti di chi lavora devono essere al centro del progetto per governare la transizione verso un nuovo modello di sviluppo ecocompatibile ma anche la trasformazione tecnologica in atto nel sistema produttivo. Un progetto per impedire che il Paese si sbricioli.»
E dài con le briciole. Sa Landini che le briciole si producono affettando il pane? Sa anche chi sono coloro che tagliano il pane in Italia, ovvero coloro che hanno il coltello dalla parte del manico? I lavoratori? O i prenditori di lavoro? Inoltre, sa Landini che la qualità del lavoro e i diritti di coloro che lavorano, per essere al centro del [eccetera], dipenderebbe, allo stato presente, soltanto da un piccolo codicillo legislativo che imporrebbe una drastica riduzione dell'orario di lavoro? Nel progetto per impedire che il Paese faccia le briciole, c'è questa indicazione?

No.

Allora, caro Landini, vai a cercare i funghi. Allucinogeni, per immaginare un po'.

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