Stasera ho guardato questo documentario. Parallelamente al tema principale, è stato affrontato anche quello, ben più importante, di come è organizzata la produzione alimentare oggi nel nostro pianeta. Ebbene, secondo Olivier de Schutter, giurista, ex relatore speciale all'ONU per il diritto all'alimentazione:
«abbiamo un sistema alimentare dalla forma di una clessidra: una grande quantità di aziende agricole; un piccolo numero di acquirenti di materie prime (i trader), in particolare di latte e cereali; un numero limitato di grandi industrie di trasformazione (Nestlé, Danone, Unilever, Ferrero e altre); una ristretta cerchia di grandi catene di supermercati, di distributori; infine, chiaramente, un grandissimo numero di consumatori».
Sebbene queste cose siano evidenti da anni e da anni siano oggetto di discussione (anche dei cinquini mezzi seghettati, ricordate?), ho come l'impressione che il dibattito politico italiano e non solo se ne sbatta bellamente le palle; e, non so perché, questo mi chiarifica anche perché riguardo al virusse, la soluzione unica vaccini sia quella preferita non soltanto dai padroni del vapore, ma anche dai miseri fuochisti che scorreggiano decreti a misura del loro meteorismo innato. Quanto mi piacerebbe ingozzarli di purè.
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