Fatti una sega, e poi riprendiamo la vita normale. Se non basta, fattene un'altra. E un'altra ancor. A cosa serve? A godere, lo spazio di qualche secondo, butta via, tutto fa brodo (o altro). Non l'hai capito? Eh, ma queste cose o ci arrivi da solo oppure niente, non ci sono rilevatrici a farti rinascere, non esistono forcipi particolari, o usi l'intelligenza o l'intelligenza ti usa, non sei solo un cazzo di corpo, ma anche l'insieme di vacuità che annuvolano o schiariscono la mente. Tutta la simbologia, l'alfabeto... Prova a imparare a leggere daccapo, scoprirai che dentro ogni parola c'è un germe di verità che può schiaffeggiarti o accarezzarti, consolarti o mandarti a fare in culo. Sfrutta la potenza del pensiero prima che il pensiero ti affossi nella tetraggine della vita telecomandata. Ma lo vedi anche da te quante facce di cazzo stanno su un piano di superiorità senza essere superiori in niente se non nell'accumulo e nello sfruttamento delle intelligenze e dei calli altrui? Ecco, guardati le mani e spera che i calli di Federica siano dovuti solo al godere, giacché
Life’s but a walking shadow, a poor playerThat struts and frets his hour upon the stageAnd then is heard no more. It is a taleTold by an idiot, full of sound and fury,Signifying nothing.
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