È luglio, solleone, fa caldo, come quasi sempre di questi tempi ha fatto caldo. Piove meno, questo sì, e salutari acquazzoni estivi sono rari rispetto a qualche anno fa. Ogni tanto sento raccontare che esistono già tecnologie per favorire (produrre?) la pioggia... chissà, per il momento mi rivolgo a sant'Anna
Sant'Anna Metterza |
Ieri notte, verso le tre e mezzo, mezzo sudato e bisognoso d'aria fresca, mi sono allungato sulla sdraio in giardino, ho alzato gli occhi sopra di me e mi sono fatto tuffato dentro la Via Lattea. Nel volgere di pochi minuti, la spuma di stelle mi ha donato frescura bastante per farmi sentire il bisogno di avere addosso una leggera coperta sulla pelle nuda. Ma ho tenuto duro, gli occhi sempre rivolti al cielo, per osservare un puntino viaggiante (un Ufo?) che, silenzioso, zigzagava tra i corpi celesti. Quanto siamo piccoli, ho pensato, rivolgendomi ai testicoli che, grazie alla brezza notturna, ciondolanti qual erano, si sono ricomposti un po'. Quanta pazienza ci vuole a contare le stelle... Io a duecentotré ho smesso e ho ripreso la via del letto, a pancia in giù.
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