mercoledì 4 febbraio 2015

Fra bestemmie e facezie

«Una sera la sua compagnia fu portata in prima linea. Era una solida posizione trincerata, a cui si accedeva per lunghi camminamenti coperti. Nei ricoveri regnava una sporcizia indescrivibile, il suolo era tutto costellato di sputi di tabacco freschi e disseccati, sulle pareti c’erano strisce di urina, e non si poteva distinguere se puzzasse di feci o di cadaveri. Huguenau era troppo stanco per capire chiaramente che cosa offendesse gli occhi e il naso. Mentre trotterellavano in fila indiana, avevano già tutti il senso di essere cacciati dall’asilo del cameratismo e della solidarietà; e per quanto avessero fatto il callo alla mancanza di ogni pulizia e non sentissero troppo l’assenza di quei civili espedienti con cui l’uomo cerca di difendersi dagli odori della morte e della putrefazione, e sebbene questa vittoria sul ribrezzo sia sempre il primo passo verso l’eroismo – da qui una strana affinità con l’amore –, e sebbene l’orrore nei lunghi anni di guerra fosse diventato per molti di loro l’ambiente consueto, ed essi preparassero il loro giaciglio fra bestemmie e facezie, tuttavia non c’era nessuno che non sapesse di essere qui esposto – solo con la sua vita solitaria e la sua morte solitaria — a un’assurdità prepotente e inconcepibile, che al massimo potevano definire sporca guerra.»

Hermann Broch, Huguenau o il realismo, I Sonnambuli, Einaudi, Torino.

***
- Madonna che puzzo di merda, ma cosa gli danno da mangiare?
- [ridendo] In verità non lo sento, forse, dietro la porta dove sono, il puzzo non arriva. Riguardo al mangiare: che vuoi che ti dica: cibo da ospedali.
- Appunto: dovrebb'essere roba leggera, scondita, quasi in bianco. E invece sembra la merda prodotta da un tribunale.
- Forse sarà che stando fermi, poverette, digeriscono peggio. Forse tardano troppo a cambiare il pannolone. Forse qualcuna s'è liberata da poco: giustappunto prima ho sentito la signora chiedere all'infermiera che le facessero un clistere.
- Speriamo aprano la finestra.

***
- Hai dormito stanotte?
- Sì, più o meno, diciamo di sì.
- Perché più o meno?
- La signora davanti ha russato e scorreggiato tutta la notte. Meno male oggi la dimettono.

***
- Allora, Mattarella? L'è un democristiano ma sembra una brava persona. È un po' gobbo, tuttavia. A proposito, che ha fatto la Fiorentina?
- Pare abbia vinto ma non chiedermi cosa e con chi.
- Ma dimmi: è vero che quei mussurmani del cazzo hanno bruciato vivo quel pilota militare giordano?
- Sì, pare di sì.
- Che vigliacchi assassini. Poverino, mi sembrava tanto Cocciolone dalla faccia. Ma a lui andò meglio. Tutta colpa di Bush, ricordatelo, tutta colpa di quello stronzo americano del cazzo, ché se lo lasciavano fare al suo posto, il Saddam Hussein, non c'era tutto questo puttanaio.
- Lo so, ma’, lo so. Vuoi che scriva una lettera all'ex Direttore per ricordarglielo?
- Ma vaffanculo te, lui e Berlusconi. Va’ a casa, va’.

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

avercela una mamma così combattiva, mi pare di sentirla col suo accento toscano dare dello stronzo a bush. speriamo la dimettano presto da quella trincea.

Marino Voglio ha detto...

mio fratello aviatore 2.x

arruolati in aviazione, dicevano.

gli aviatori sposano contessine, dicevano.

sono protetti dalla convenzione di ginevra, dicevano.

fuoco e fiamme da sopra, lontano, schizzi di samgue interiora cervella mai, dicevano.

(l'ultima proposizione sembra biunivoca e tarapia - e con o senza convenzione di ginevra, come fosse antani)