«Gli ultimi 12 mesi sono stati quelli in cui i grandi patrimoni, dall'America alla Cina hanno scommesso sulla Spagna, con oltre 1,7 miliardi di euro di investimenti». di Giovanni Vergezzi - Il Sole 24 Ore
Dati 1,7 miliardi di euro di investimenti e data una popolazione di 46,5 milioni di abitanti, quanti euro investiti dai grandi patrimoni esteri in Spagna entreranno in circolo nelle vene degli spagnoli?
Podemos calcular el cociente.
Questo problemino, presumibilmente demagogico e malposto, mi fa porre una domanda, ingenua domanda: com'è che la specie umana, che tanta parte della propria natura ha modificato nel corso della sua evoluzione, molto spesso per scampare determinate pressioni ambientali che mettevano a rischio la sua sopravvivenza, non è stata ancora capace di elaborare uno strumento, una sorta di termostato che impedisce l'accumulo spropositato della ricchezza nelle mani di pochi, un sistema, insomma, che regoli il flusso della ricchezza prodotta nel mondo, e la ripartisca a seconda dello sforzo compiuto per la sua produzione, sforzo, beninteso, indicato dall'ingegno e dal lavoro messo in atto da parte del produttore di valore?
- Quando parli di umanità, chi intendi? I capitalisti non sono umani? Non sono stati forse loro a inventare un meccanismo capace di assorbire pro domo sua il plusvalore prodotto? Qui non è più questione di strumenti di regolazione: il capitalismo è questa roba qua. La pressione ambientale che impone al pianeta presto o tardi sarà insostenibile...
3 commenti:
In Capitalismo parassitario, Zygmunt Bauman è molto chiaro: il capitalismo tende alla distruzione del sostrato da cui dipende quindi tenta di spostarsi.
La questione è che il capitalismo, unitamente a
o - tecnologia ed energia disponibili in massa e tecnoteismo
o - crescita esponenziale
o - consumismo sociale
stanno portando al collasso ecologico.
Penso che sia più un problema etologico: il grande predatore apicale tende all'impazzimento e la hybris è data proprio dalla connotazione culturale dello sradicamento dalla terra.
Il capitalismo è uno degli sradicamenti dalla terra.
Ecco, immaginate come possa vivere e sopravvivere una albero sempre più grande, complesso e pesante sradicato dalla Terra.
Più o meno: si sta nelle cose, poi se qualcosa non va ci si allontana quanto basta per vedere, pensare, progettare, e poi di nuovo nelle cose. Più ci si allontana, più cose si vedono e, se si è intelligenti e fortunati, si capiscono. Questo per dirti che mi piace l'ampliamento dello sguardo, la domanda che ti fa scrivere "specie umana". Quando scrivi "... elaborare uno strumento, una sorta di termostato che impedisce...", hai saltato un passaggio, certamente per brevità: il termostato deve passare la palla ad un qualche congegno idoneo ad impedire che, deve attivare qualcos'altro. Ma, come si sa, tra il sapere del termostato e il fare del complesso di cui fa parte c'è di mezzo un ignoto che, per la specie umana, è grande come un mare, per la consapevolissima specie umana. Nelle altre specie, anche se non sempre, quando il termostato indica pericolo, puoi star certo sull'attivazione di comportamenti finalizzati all'evitamento.
Qui si tratta di comportamenti che producono vantaggio per pochi a prezzo della miseria di tutti gli altri, quasi sempre della loro infelicità, molto spesso delle loro malattie o della loro precoce morte. Il termostato funziona solo per tutti questi altri, e non indica niente di pericoloso per i pochi? L'uomo è quello della terra dei fuochi: i pochi che accumulano capitale se ne fregano se per questo accumulo anche i loro discendenti potranno lasciarci le penne - oppure non lo sanno? Metti pure che qualcuno non lo sappia: non so cosa ne pensi tu, ma credo che molti di quei pochi lo sanno, che ciò che fanno ricadrà sulla testa dei loro discendenti, lo sanno che stanno distruggendo le capacità rigenerative del pianeta su cui anche loro vivono, e che non ci sono oasi artificiali che possano salvarli. - La sto facendo troppo lunga, per un commento. Chiudo. Continua tu. Trova il modo di collegare il termostato con il timone della nave, e se incontri un certo Schettino non ti fidare del giglio che ti offre.
Grazie a entrambi.
@ Romeo: dei gigli di certi Schettino difficilmente mi fiderei; rischierei di più con la rosa di certe moldave. :-D
P.S.
Grazie per lo sprone.
Posta un commento