martedì 14 giugno 2016

Pensione revolving

La rata del prestito pensionistico per chi dovesse anticipare volontariamente l'uscita dal lavoro di 3 anni rispetto all'età di vecchiaia potrebbe arrivare al 15% della pensione per i vent'anni nei quali si ripaga il prestito. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini rispondendo ai cronisti su quale possa essere la rata massima per l'anticipo della pensione. [Ansia]
Poniamo che, se va in porto questo progetto, un lavoratore scelga di anticipare di tre anni il congedo pensionistico e che l'importo netto della sua futura pensione sarà intorno alle 1.000/1.200 euro (considero le vacche grasse del sistema contributivo).
In tal modo, dovrà restituire all'Inps i contributi mancanti ricevuti in anticipo, con un piccolo prestito ventennale pari al 15% dell'assegno mensile percepito.

O vediamo: il 15% di 1.000 euro è 150€, mentre di 1.200 è 180€.

Dunque

a) 150€ al mese per 12 che sono i mesi che ci sono in un anno per 20 che sono gli anni = 36.000€
b) 180x12x20 = 43.200€

Un modo da figli di puttana per far pagare la liquidazione ai lavoratori.

3 commenti:

giovanni ha detto...

Solo un appunto al tuo ottimismo, una pensione di 1000/1200 con il contributivo sono realmente vacche grasse.
Con gli anni avremo modo di renderci conto, guardando a chi rovisterà nei cassonetti, di cosa significa una pensione che è intorno al 50/60 per cento dell'ultima retribuzione.

Olympe de Gouges ha detto...

poniamo pure anche solo un 10% su una pensione di 1.200 (ne ho vista una in questi giorni di un operaio dopo 42 anni e 10 mesi di lavoro prenderà 1.070), sono 120 euro il mese x 13 mensilità. giustamente tu sottolinei il totale, ma togliere 120 euro a chi fa fatica a campare per ingrassare le banche e mantenere in piedi il castello delle pensioni d'oro e d'argento è un'infamia.

Luca Massaro ha detto...

Trucchetti da infami, infatti. Tutte gente de (centro)sinistra.