E ricordatevi che è ancora in vigore il decreto di confino e di clausura, perché sennò noi italiani andavamo in gita fuori porta a fare il pic-nic. Per questo, perché il governo e le autorità costituite ci vogliono bene, a noi italiani (che di norma siamo degli irresponsabili che fanno per natura quel che a loro torna comodo), per questo e non per altro che ancora sono in vigore queste restrizioni e sono concesse solo delle timide aperture, tipo pasta e cappuccino da asporto. Per questo, sicuramente, dal 4 maggio in poi, saremo ancora contenuti con norme che terranno a freno la nostra voglia matta di fare quel che cazzo ci pare, per esempio sputare in terra, starnutire in faccia alle persone, scaccolarci e poi lasciare il contenuto appiccicato alle pensiline del tram. Bene. Al momento, in fondo, ci è sufficiente spargere ai bordi delle strade guanti in lattice, mascherine e fialette di disinfettante, senza che nessuno ci dica niente, tanto non ci vede mica nessuno quando lanciamo gli oggetti dal finestrino.
Abbiamo così tanta voglia di fiatarci addosso, di radunarci, assembrarci, unirci e quindi contagiarci che è giusto che ci tengano a freno, che ci diano regole perché noi siamo sregolati di natura. In fondo dobbiamo aspettare che la scienza ci dia certezze, come ha detto quel ministro che se aggiungi una sillaba (-to) al suo cognome sarebbe doveroso rimandare in prima elementare.
Insomma, buona Festa della Liberazione, sì, ma.
3 commenti:
dici che ci rimbecilliranno tutti quanti?
a volte inizio ad avere questa paura.
ma no siamo già rimbecilliti
non frequenterò più pensiline
Posta un commento