lunedì, 8 marzo 2021, ore 16:45 |
Ecco qua, la schermata di Google News di pochi minuti fa. Ecco come funziona la saldatura tra media e potere, coi primi che preparano il terreno (l'opinione pubblica) alla necessità e il secondo che, dopo simile aratura e fresatura, piantano i loro decreti leggi a forza nel corpo del popolo.
«Si fottano», sarei tentato di dire, se i fottuti non fossimo noi - noi che non siamo né media, né potere, né pubblica opinione: solo un uno, un individuo (cittadino?), un essere umano che non può altro che subire una simile, ingiustificata, assurda tracotanza.
5 commenti:
un governo assomiglia all'altro e tutti a qualcosa di mostruoso
ma non si muove foglia, basta sanremo e cose così
Vedi Luca (scusami se ti do del tu) ma posso darti ragione fino a che non ci sia di mezzo la vita delle persone e mettere tutta la tragedia ( per ché è una tragedia ), in una questione politica mi sembra non rispettare ne i morti e ne quelli che possono ancora infettarsi e morire, perché il rischio c’è. E’ logico che le persone si allarmano. Ma come si può stare calmi e dare esclusivamente colpa al comportamento delle diverse maggioranze politiche ed escludere in toto i cittadini ? Io vedendo l’andazzo di tutti non me la sento di condannare solo i politici. E poi non ci dimentichiamo che il diritto di ognuno finisce dove inizia il diretto degli altri. E cioè se tu vuoi la libertà non puoi di conseguenza , essendo consapevole , rischiare di infettare altri che potrebbero essere più fragili di te e morire. Lo so che sembra un ragionamento facile ed elementare, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti. Durante le massime ristrettezze, si sono visti meno contagiati e meno morti, come si da la cosiddetta “libertà di movimento “ aumentano i contagi e anche i morti. Noi principalmente dovremo essere i maggiori guardiani della nostra salute rispettandoci civilmente e, purtroppo, rispettando le regole “imposte”. E’ l’unico modo per uscirne.
( scusa la lunghezza)
Antonio
Correggo dove ho scritto “dove inizia il DIRETTO degli altri “ dovevo scrivere “ DIRITTO “.
E ti ricordo anche che dobbiamo rispettare le priorità. Nel difendere due diritti la libertà o la sopravvivenza . Quale secondo te ha la priorità la libertà o la vita? Pensaci. E ti informo che non difendo politici che per me sembrano tutti uguali fatti con lo stampino, come si dice dalle mie parti.
Non so proprio come spiegarlo, gentile Antonio, ed è un problema. Un problema perché non sono abbastanza capace di far capire che la tua domanda inserita nel secondo commento non deve essere posta perché non ha alcuna legittimità. Che cosa distingue, infatti, un essere vivente da un non vivente? Le funzioni vitali. Nascere, respirare, nutrirsi, espellere scarti, crescere, eventualmente riprodursi, invecchiare, morire.
Il virus in corso, tenendo presente tutti i dati a disposizione, non fa altro che inserirsi dentro questa cornice. E senza particolari eccezioni in più. Non ci sono "più morti" in assoluto di sempre e di prima. Le morti ci sono sempre state, solo non sono mai state contate così quotidianamente e sparate in prima pagina. Prendi il dato della Toscana di oggi: «Oggi si registrano 20 nuovi decessi: 11 uomini e 9 donne con un'età media di 81,9 anni.
Relativamente alla provincia di residenza, le persone decedute sono: 5 a Firenze, 1 a Prato, 4 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 3 a Lucca, 3 a Pisa, 1 a Arezzo, 2 a Siena.» Non per tornare indietro chissà quanti secoli, diciamo dal duemila in poi: non credi che in una regione come la Toscana, anche prima del corona, non ci fossero una ventina di morti al giorno, ogni giorno dell'anno?
Il virus c'è. Ci sono modi per curarlo. Ci sono i vaccini per prevenirlo. Le chiusure in casa, le costrizioni non servono a niente, sono pressoché inutili. Nessuno esce per "espirare" in faccia il proprio fiato ad altre persone apposta. Quindi ogni forma di coprifuoco, di chiusura, di confino è un assoluta prevaricazione e chi la chiede e, soprattutto, chi la impone vada a fare in culo.
Scusa la mia sincerità. Mi limito solo a dirti ciò che a me appare, non pensare che voglia criticare ciò che hai scritto, me ne guardo bene, non ho alcuna competenza. Ma mi limito solo a dirti la mia libera opinione sul tuo scritto, che può essere sbagliata o no. Il tuo è un filosofeggiare prendendo tutto l’argomento di morte e vita molto generalizzato, ragionamento, a mio parere che non può essere fatto in circostanze come queste . Parli come se fossi lontano mille miglia dal mondo reale. E forse lo sei, non so, sta di fatto che parli e scrivi cose che per chi vive con i piedi per terra affrontando tutto ciò che sta accadendo e spesso vivendolo sulla propria pelle, ti legge pensando che sta leggendo il messaggio di un marziano che sta imparando la nostra lingua e che sta facendo un po’ di confusione. Comunque è evidente che i nostri ragionamenti non hanno la benché minima convergenza. E non è un problema spiegarmelo, semplicemente noi siamo ciò che le esperienze della vita ci hanno fatto diventare.
Antonio
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