Quando l'editoria sconfina nell'agiografia, gli stimoli del nostro secondo cervello velocizzano il transito e ci portano, di conseguenza, a svuotarne il tratto finale. È in tali frangenti che si rimpiangono i tempi in cui copie cartacee dei giornali riempivano le nostre stanze, bagni compresi, dentro i quali, pur sfidando con sprezzo del pericolo la scarsa qualità della carta e la tossicità dell'inchiostro, con certe pagine, ci si puliva sovente il buco del culo.
3 commenti:
mai un ritratto del nonno Giovanni senior, di come truffò gli azionisti, per esempio
E strano come uno che scrive " buco del culo " possa anche scrivere poesie, e perfino belle, sei straordinario, complimenti
gentile Anonimo, non perché mi debba, indebitamente, sentire tale, ma è proprio dei poeti passare dall'aulico al profano. E vedere il John mi fa indiavolare come Barbariccia.
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