L'amore
che portavo non aveva
la
coscienza del peso
stava
sospeso
tra
la terra e il cielo –
un
aquilone teso
dal
vento che soffiava.
L'amore
che mordevo non aveva
consistenza:
era
come
l'aria o il canto
di
una capinera –
allo
stomaco bastava
la
voce che incantava.
L'amore
che perdevo non aveva
persistenza:
era
come
perdere niente
al
tavolo da gioco
senza
aver puntato niente –
un
amore che non c'era.
L'amore
che fingevo non aveva
l'avvertenza
di esser finto:
si
fingeva vero
per
non darsi per vinto –
era
un amore a metà
tra
finzione e verità.
L'amore che ora basta non aveva
la pazienza: era
un amore che faceva
di sé anche senza –
un amore camminante
principio di sé bastante.
L'amore che ora basta non aveva
la pazienza: era
un amore che faceva
di sé anche senza –
un amore camminante
principio di sé bastante.
2 commenti:
anche la rima non va disdegnata
giusto, la rima dona grazia al tutto
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