mercoledì 11 ottobre 2017

Tout se tient


Quanto accade con la nuova proposta di legge elettorale chiude il cerchio del Patto del Nazareno e offre nuovo impulso al Partito della Nazione, poiché garantisce e conferma la continuità politica ineludibile tra i due (ex) più grandi partiti d'Italia, sancendo, di fatto, la loro interscambiabilità. La piattezza governativa, nella finzione destra-sinistra sinistra-destra, rassicura i potentati, acquieta i mercati, da continuità agli intrallazzi soliti e limita, anzi: schiaccia l'azione di governo alla miopia del presente. In Italia, infatti, non esiste altra lotta politica: conservare il potere per il potere, nel perimetro che la congiuntura economica concede. 
Non perché se vincessero i Cinquestelle qualcosa cambierebbe, forse le facce, inizialmente meno di merda, sortiranno l'effetto sorpresa, ma poi la normativa (non scritta) vigente sarebbe rispettata.
Più di questo la farsa della democrazia rappresentativa non può. Resta solo l'amarezza di constatare che, allo stato presente, l'unico atto di ribellione possibile è il non voto, il non partecipare alla liturgia delle elezioni, sì che quelle facce che poi sorrideranno credendo di avere vinto (vinto sì, per loro, cinque anni, 60 stipendi da parlamentare più le indennità, le tredicesime e la liquidazione) percepiscano, sia pure per un istante, il baratro che li divide, lo strappo irricucibile formatosi tra potere e popolo.

2 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

l'unico modo per smarcarsi

Anonimo ha detto...

Io non la farei tanto lunga, gli italiani hanno la scuola del lecchismo ad oltranza, non sanno superarlo, hanno avuto 2 opportunità x ribellarsi a questo cancro del politicismo corrotto, con mani pulite e dopo tanto chiasso a favore dei magistrati poi gli stessi sono diventati i massimi colpevoli. Ora c'è grillo che fa il Don Chisciotte, ma di fronte ai pezzi da 90 della politica e del denaro scomparirà, purtroppo assieme alle speranze di quei poveri illusi che lo hanno votato...e amen
anonimo