Uf |
Non per fare un discorso animalista, quanto perché credo sia giunto il momento di smettere di utilizzare delle povere bestie per definire il comportamento di altre bestie, quelle umane.
So benissimo che è un modo di dire usare l'espressione "sei un coniglio" per descrivere il pavido, il pusillanime, il vigliacco, e questo accade perché il coniglio è un animale paurosissimo e timidissimo. Ma pensiamoci bene: è colpa del coniglio essere così, è una sua scelta? No. Mentre per i signori verso i quali si rivolge l'Annunziata è una scelta essere così pavidi, pusillanimi, vigliacchi? Sì. E allora si inizi a chiamare chi si comporta in tal guisa col loro nome e cognome e che esso diventi il modo di dire specifico per definire, in futuro, chi si comporterà nella stessa maniera di merda.
4 commenti:
c'ho parlato io co' luciano, m'ha detto ma quale coniglio, semo resilienti.
Ah sì? Bene, però ora dammi il numero, ché gli devo vendere uno spazio pubblicitario sul presente blog (emetto fattura).
ce parlo io - la mia commissione è del 25
(e la fattura? che d'è?)
Ricordati degli amici!
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