lunedì 8 aprile 2019

Ci sta

Il milieu è il milieu, quindi - pregiudicato per pregiudicato - il ministro dell'interno poteva anche fidanzarsi con la figlia di Berlusconi: da un punto di vista deontologico, sarebbe stato meno disdicevole, dato che - se non erro - uno è tornato candidabile, mentre l'altro no.

Tale pettegolezzo, mi consente - molto lateralmente - di segnalare una locuzione avverbiale che mi angustia. Dire «ci sta» (spesso preceduto dall'interiezione “eh” con l'acca allungata), in luogo di «può essere», «può darsi», «forse sì» lo trovo, oltre che stridente, davvero inopportuno, nonché equivoco. Per prendere l'esempio di cronaca rosa su menzionato:

- Signor Denis, è vero che sua figlia sta con Salvini?
- Eh... Ci sta.

Come si può notare, in tal caso la locuzione sarebbe usata in senso proprio, affermativo e non dubitativo - e non so spiegarmi come e quando essa abbia, nell'uso odierno, trasmutato di significato.

Altri esempi:

Salvini pretende la flat tax. La otterrà?
Ci sta: ci è o ci fa?

Salvini e Di Maio all'unisono: «I campi Rom vanno chiusi».
- Perché?
- Ci stanno.  

E il Presidente del Consiglio Conte?
- Può essere.





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