- Pronto, Dio?
- Insomma.
- Insomma sì o insomma no?
- È domenica, giorno del Signore, fa' un po' te.
- Volevo sottoporti alcune domande.
- Sottoponiti te, giacché, in teoria, sono sempre io a sottoporre, data l'altezza.
- Sì, perdonami, o Signore, mi sottopongo io per chiederti: gli eccidi nelle moschee in Nuova Zelanda, nelle chiese in Sri Lanka e nelle sinagoghe in California, sono da considerarsi episodi di teodicea ecumenica?
- Te 'o diceo.
- In che senso?
- Era per dire che me l'aspettavo questa domanda.
- Allora avrai anche una risposta.
- Sì. Evitate di andare nelle chiese, nelle moschee e nelle sinagoghe per pregare. Andateci solo per fotografare. O appiccare incendi colposi come quei mangiapreti dei francesi.
- Ma Dio...
- Dio che?
- No, dicevo, mi sorprende la tua posizione. I luoghi di culto non ti sono più graditi?
- Ma quando mai? Qual mente perversa crede che io vi abbia creato perché avevo bisogno che qualcuno costruisse Case del Signore, non ultima la Cagada Familia, simbolo del kitch religioso più stucchevole?
- Possibile che nessun Duomo, nessun minareto, nessuna sinagoga ti vada bene?
- Per carità: apprezzo i vostri sfarzosi sforzi. Non nego il fascino che certi edifici religiosi emanano. Ma nessuno mi contiene. Nessuno mi rappresenta in maniera consona. O forse, in verità, uno c'è ed l'unica Cappella che mi vada a genio.
- Perché è aconfessionale?
- Esatto: capisco - ma non promuovo - la vostra esigenza di preghiera, di raccoglimento, di meditazione. Ma io vi dico: che cosa mi pregate a fare? Perché ancora insistete nel credere che le preghiere possano influenzare e/o modificare i miei eventuali "disegni" divini? Ammessa e non concessa la mia esistenza, possibile che ancora riteniate che il pregarmi possa farmi piacere? Sapete che cosa mi fa piacere? Che vi facciate piacere, che lo diffondiate a tutti i presenti senza destinarlo a una manciata di pezzidimerda che succhiano le grazie e i piaceri del mondo perché padroni, dirigenti, ai vertici insomma del vostra sistema di riproduzione.
- Dio, per caso, stai studiando Marx?
- No. Sono stato da lui studiato: e non ho più di che panni mettere.
- Ti ringrazio Signore per avermi ascoltato e parlato.
- Graziella.
3 commenti:
"Ammessa e non concessa la mia esistenza", questo non lo può dire di se stesso se si presenta come un'ipotesi che non ha possibilità. Essendo un prodotto del pensiero astratto, astratta e inconcludente è la risposta, negativa o positiva, sulla sua esistenza. e va pure tenuto conto che l'hanno creato a nostra immagine e somiglianza, scaricando furbescamente sulle sue spalle responsabilità non sue. quanto alle chiese sono già diventate prevalentemente dei musei e lo saranno fortunatamente sempre di più.
Esatto. Aggiungo solo che, da buon penultimo, ne ho "creato" uno anch'io, non saprei dire quanto a mia immagine e somiglianza.
eh eh, so bene ...
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