mercoledì 6 maggio 2020

Lo statista

Qualcuno, non mi ricordo dove, ha scritto che la differenza tra un politico e uno statista è che il primo guarda alle prossime elezioni e il secondo, invece, pensa a superare l'emergenza per il bene del Paese - e disgraziato sempre sia quel Paese che ha bisogno di statisti.
Lo statista sta, ma sarebbe meglio si sfacesse, come il gelo del cuore.
Lo statista: una ti a stretto a due stati di necessità che costringono la forma (lo Stato) e il contenuto (i cittadini) alla dittatura della procedura. 
Ti sta? 
Sta.
Ti sta bene? 
Mi sta male, mi sta di traverso, ma questo è lo stato delle cose.
Lo statista ordina, vieta e consente ed è fatto obbligo assoluto il divieto di calpestare l'aiuola.
Lo statista, con la regola in mano, è contento perché nessun norma al di fuori di lui. All'alba vincerà - e due palle tante.
L'importante è avere un seguito. Le spalle coperte o le palle scoperte? La seconda - e tante freccette.


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