- Hai qualche scheletro nell'armadio?
- No, fuori dell'armadio. Quando apro l'armadio, ne vesto uno.
- Fuor di metafora: hai dei segreti che vorresti rimanessero tali?
- Sì, taluni: sono i miei agenti.
- In che senso?
- Nel senso che mi agiscono, costruendo alibi.
- Hai peccato?
- Qualcosa da parte, sì. Non molto, a dire il vero, due o tre etti. Ne vuoi?
- Roba buona?
- Tagliata.
- Quando ti sei confessato la penultima volta?
- Dopo Pasqua: camminavo e piangevo per i fatti miei quando è passato un prete con un Maggiolino cabrio che mi ha chiesto: «Perché piangi?» E io: «Sono allergico alle graminacee: mi è preso un prurito forte agli occhi, non ho resistito e me li sono grattati. Ho goduto e ora piango. Mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei grattamenti». E il prete: «Bene: ego te absolvo».
- E come ti sei sentito, dopo?
- Assolto per insufficienza di prove.
- Hai la fedina pulita.
- Credo in un solo Lyso Formio.
- Non lo bere, eh!
- No, no: lo sniffo e basta, quando passo lo straccio in bagno.
- Ah, ma che bravo che sei! Fai le faccende.
- Pazienza. Francesco Pazienza è uno degli agenti dei quali sopra dicevo.
- Vabbè, adesso esageri: ogni risposta che dài sembra tu giochi al Bersaglio!
- Sbaglierò.
2 commenti:
:) buon giorno!
Buon mezzogiorno
(data l'ora della mia risposta)
;-)
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