sabato 13 febbraio 2021

Dentro tutti

«La negazione della politica sul terreno della politica». 

Sono proprio contento ci siano tutti, perché questo tutti non darà modo ad alcuni di smarcarsi e dire io non c'ero e se c'ero dormivo. Ci sono tutti: facce vecchie e anche facce nuove, conferme e riconferme e, insomma: il Parlamento è interamente rappresentato (forse solo l'Union Valdôtaine è rimasta fuori). Voilà: adesso andrà tutto bene soprattutto perché non ci saranno più scuse per capire che non esiste alcuna differenza, che il parlamentarismo è un fallimento rappresentativo, che la democrazia non è il potere del popolo ma di un certo popolo, una classe, la parte dominante che guida per la salvaguardia dei propri interessi.
A chi dirà: "È sempre stato così", si obietterà: è vero, ma questa volta non esistono dita (medie) dietro le quali nascondersi: il potere politico, quale che sia, è un dito medio unico infilato nel buco del culo della sovranità popolare, castrata del tutto dentro le forme e i limiti della Sacra Costituzione.



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