Correvo in una strada sterrata con
in mezzo un rialzo verde su cui spuntavano
piantaggine gramigna e parietaria
tutte impolverate dai passi e dalle ruote.
Sceglievo una corsia che a colpo d'occhio
risultasse più agevole dell'altra ed era
perciò tutto uno zigzagare attento ed elegante
con te accanto che dicevi: cazzo fai?
Imito il volo dell'ape legnaiola mentre
si posa da uno stelo all'altro di lavanda
cibandosi di polline profumato e fresco
che riporta qui i tuoi baci - rispondevo.
Mi eri accanto senza esserlo come l'ombra
che segue i corpi anche se sogna
di staccarsene una volta buona
per provare l'emozione della libertà.
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