Improvvisamente
morire
forse
a
scatti, a ticchettii
di
pause ed effetti
punti
e lineette
dell'alfabeto
morte.
Disciogliere
affetti
scatenare
gli abbracci
i
difetti del cuore
che
non ce la fa
ad
allagare d'amore
il
terreno d'intorno
più
di quello che può
o
che vuole
il
chiuso del corpo
il
trattenuto
dentro
un sorriso
o
uno starnuto.
Salute.
Improvvisamente
addentrarsi
nel sonno
che
non è riposo
ma
il disfarsi dell'Io
da tutte le funzioni
che
lo tengono appeso
al
presente, compreso
al
passato e sospeso
nel
niente.
Improvvisamente
morire
per capire
che
la pazienza è una virtù
opprimente
che
il silenzio non ha senso
se
non è l'urlo di Munch.
Ma ora basta morire
tenere
la mente
legata
all'incombenza:
basta
essere pazienti
che
aspettano si avveri
la
sentenza.
Quello
che esiste sarà
anche
senza
l'esistenza.
2 commenti:
Bella poesia, moderna originale stimolante che fa riflettere, me la copio e la mostro ai miei ragazzi in classe, ciao
Mimma
Grazie Mimma.
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