L’invasione dell’Iraq è stato un errore, secondo il rapporto Chilcot. L’inchiesta ufficiale del governo britannico sull’intervento armato britannico del 2003 è stata diretta da Sir John Chilcot, uno dei consiglieri privati della regina, ed è stata commissionata nel 2009 dall’allora premier Gordon Brown. Il Regno Unito, secondo il rapporto, è andato in guerra prima che si fossero esaurite tutte le opzioni pacifiche. Inoltre la minaccia delle armi di distruzione di massa nelle mani del regime di Saddam Hussein, considerata la principale motivazione per l’entrata in guerra, è stata “presentata con una convinzione non giustificata”.
E ora che accade? Il Regno Unito avrà la forza politica di incriminare Tony Blair, il governo di allora e i parlamentari che approvarono l'attacco all'Iraq? No, vero? E allora, è sufficiente uno scapaccione storico e tutti pari? Non sarebbe opportuno che qualcuno denunciasse i responsabili del conflitto armato che ha devastato lo stato iracheno, provocando una irrisolvibile conflittualità regionale che è stata un limo eccellente per concimare i semi del fanatismo religioso?
Insomma, non sarebbe bene che la Corte penale internazionale giudicasse Blair e Bush (e in parte anche Berlusconi che si fece trascinare dai foglianti guerrafondai), sì come è stato giudicato Milošević?
- Eh, ma Milošević ha perso la guerra.
- Già, perché Bush e Blair l'hanno vinta.
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