sabato 29 aprile 2017

Auto da fé

Quanta vita a scorrere e io fermo
lasciando che i giorni colino
lenti nello scarico del niente
tuttalpiù mera orina discendente 
in fondo al mare.

Pensavo questo mentre per l'appunto
ho dato soddisfazione a un bisogno
vedendo una parte di me assorbita
tra terra e sassi già umidi di pioggia

sparito dentro terra in un istante
con qualche bollicina in superficie
a reclamare il senso come schiuma
che risale sobbollendo in cima al brodo.

Di primordiale in me che cosa resta
che ricordo porto addosso di coloro
che furono parte di me esistente
storia e dramma della vita quotidiana?

Cosa aggiungo di mio alla cifra incalcolabile
di vite buttate là nel caso della vita
mera somma il cui totale è pura polvere
che fa tossire gli alberi e le strade?

Può bastare l'essermi specchiato
dentro qualche volto umano e io pure
a fare da specchio all'altro volto
sì da riconoscersi come fratelli o amanti?

Sì se anche tu ricordi quel mattino
senza vento in cui le ombre del trifoglio
scrivevano sulle tue braccia aperte al cielo
che era bello vivere foss'anche solo per essere
           noi due in quel momento.

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