Quanta
vita a scorrere e io fermo
lasciando
che i giorni colino
lenti
nello scarico del niente
tuttalpiù
mera orina discendente
in fondo al mare.
Pensavo
questo mentre per l'appunto
ho
dato soddisfazione a un bisogno
vedendo
una parte di me assorbita
tra
terra e sassi già umidi di pioggia
sparito
dentro terra in un istante
con
qualche bollicina in superficie
a
reclamare il senso come schiuma
che
risale sobbollendo in cima al brodo.
Di
primordiale in me che cosa resta
che
ricordo porto addosso di coloro
che
furono parte di me esistente
storia
e dramma della vita quotidiana?
Cosa
aggiungo di mio alla cifra incalcolabile
di
vite buttate là nel caso della vita
mera
somma il cui totale è pura polvere
che
fa tossire gli alberi e le strade?
Può
bastare l'essermi specchiato
dentro
qualche volto umano e io pure
a
fare da specchio all'altro volto
sì
da riconoscersi come fratelli o amanti?
Sì se anche tu ricordi quel mattino
senza vento in cui le ombre del trifoglio
scrivevano sulle tue braccia aperte al cielo
che era bello vivere foss'anche solo per essere
noi due in quel momento.
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