«Il Pd è un partito a vocazione maggioritaria che ha tutte le caratteristiche per continuare a essere il perno della vita democratica del Paese. Il Pd è il primo fornitore elettrico nazionale di quadri di partito, per la maggior tutela del popolo. La classe dirigente che lo compone è quella più idonea per affrontare le sfide di governo che la nazione presenta e la competizione internazionale impone. Donne e uomini di buona volontà, forbiti, garbati, pronti ad amministrare in Italia e a farsi sentire in Europa al fine di portare a casa risultati favorevoli per i cittadini che attendono da anni una risposta politica alla crisi generale di sistema che coinvolge non solo le istituzioni, ma, allo stesso tempo, la società nelle sue più varie sfaccettature.
Il nuovo segretario eletto con ampia maggioranza sarà impegnato, quindi, su più fronti, perché la sfida è enorme e va affrontata con risolutezza e determinazione, capacità decisionale e rintuzza collo al momento necessario.
Là fuori, oltre i nostri confini, il mondo globale non aspetta. Occorrono risposte urgenti e quella di oggi data da milioni di cittadini è il primo passo verso...»
La scarsa decina di astanti rimasta ad ascoltare la dichiarazione del segretario provinciale non ebbe la possibilità di sapere come si sarebbe concluso il discorso, giacché egli, dopo una smorfia contrita, si tacque si botto e, come scusandosi per un bisogno impellente, veloce si recò verso la toilette. Il silenzio dei minuti - circa cinque - che seguirono, fu interrotto bruscamente dal rumore dello sciacquone.
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