martedì 17 luglio 2018

Effetto Mose



Rep:
Il nulla. Aiutatemi a dir nulla. Ma nulla nulla. Meno di nulla. E se penso che, per darsi un tono, uno come Martina si è probabilmente rivolto a un consulente di immagine, l'unica operazione che resta da fare è moltiplicare questo nulla - della segreteria nazionale, del congresso, del partito in generale - per zero.

I socialisti d'Europa: piccoli blairiani o corbyniani che siano, risentiti (per essere stati messi ai margini operativi della cosa pubblica) o soddisfatti (perché ancora hanno in mano il giocattolo e lo giostrano), tutti costoro, a vario titolo di demerito, si fanno illusioni sulla riformabilità del sistema, sul welfare state, su Keynes e le mille e tre possibilità che la globalizzazione offre. 
Vanesi, illusi, ottusi. Come cazzo pensano di fermare l'onda sovranista se non provano, fosse soltanto per esercizio di studio, a comprendere quale maremoto l'ha provocata, che la sta provocando?

Sono intenzionati a unire i socialisti del Mediterraneo, d'accordo, ma quali? Chi sono i socialisti mediterranei oggidì? I lacerti delle segreterie di partiti, burocrati di vario genere, carrieristi, assessori, eurodeputati, presidenti di fondazioni e banchieri in vena di filantropia pelosa. Nulla più.
Dei socialisti sono rimasti soltanto i rappresentanti; i rappresentati o si sono estinti o hanno votato sovranista. Da ciò ne consegue che unire i primi è abbandonare ogni velleità rappresentativa dei secondi. In altri termini, la Sinistra europea è impossibilitata a pronunciare l'unico motto sensato per una unione politica e di lotta: Proletari di tutto il mondo unitevi, non avete da perdere che le vostre catene, giacché le catene non le vede neanche più.

4 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

è bene che scompaiano e basta

Unknown ha detto...

Il comunismo non ha funzionato.
Non importa per quali cause, in quali casi e per colpa di chi, ma non ha funzionato e non si può tornare indietro.
Il capitalismo ha vinto, e fino a che non uscirà qualche genio intellettuale con una nuova idea per un sistema diverso, penso che il socialismo debba difendere quello che resta delle posizioni utopistiche.

Qui forse è una questione di gusti personali, o di sensibilità personali.

Io la dittatura del proletariato la rinnegherei con grande forza.

L'internazionalismo lo farei passare sotto silenzio per un decennio o due, perché penso che farebbe fatica ad attecchire e sarebbe solo controproducente. Senza contare che nel frattempo è successa la globalizzazione - e non importa il 'perché' sia successa in un certo modo piuttosto che in un altro, ma è importante il 'come', perché ne ha influenzato i risultati e la realtà del presente.

Lo stato sociale invece, l'idea di socialismo come difesa degli interessi della maggioranza dei lavoratori, sopra a quelli della minuscola minoranza dei capitalisti, l'impegno dello Stato a occuparsi dei bisogni dei suoi cittadini, trattandoli tutti alla pari, mi sembra che sarebbero ottimi punti da cui cominciare per riprendere quota e consensi.

Luca Massaro ha detto...

Grazie Andrea del commento.
"Il comunismo non ha funzionato" perché quello sperimentato non era comunismo.
E non era comunismo, principalmente, perché non è riuscito a uscire dalla medesima logica produttiva che informa il capitalismo: il sistema merce, lo sfruttamento del lavoro umano come merce.

Potrei prolungarmi, ma per brevità e chiarezza, dovrei semplicemente ricopiare qui quanto da anni va scrivendo Olympe de Gouges nel suo blog Diciottobrumaio. Per cominciare, potresti leggere uno degli ultimi suoi post.

Saluti

Unknown ha detto...

Ammetto di non avere fantasia sufficiente a immaginare un altro sistema produttivo, altrettanto ricco, che consenta uno stile di vita come quello che viviamo qui oggi, e che non preveda la produzione di massa.
Il progetto Mayhem si qualificherebbe, ma finisce con una nuova età della pietra, e non mi va tanto.

La scusa che "i sedicenti comunisti non erano veri comunisti" a me pare la stessa fallacia che usano i fedeli religiosi per distaccarsi dalle frange inaccettabili della loro chiesa.
I preti pedofili non erano veri cristiani.
Purtroppo invece questi 'falsi' comunisti sono stati la grande faccia del comunismo per il mondo, e se hanno fallito in Russia, in Cina (dittatura), a Cuba, e non si vede nessun paradiso comunista sulla terra (e come dicevo prima, poco importano le cause del fallimento), sarà difficile convincere un elettore che proprio l'Italia potrebbe esserlo - e l'opzione "rivoluzione" mi fa rimpiangere il neo-neolitico di Tyler Durden.

Ora vedo se Diciottobrumaio ha qualche idea migliore, ma di primo acchitto non mi sembra (ma già critica e si distacca dall'ortodossia dei vari partiti comunisti e socialisti, quindi forse...)
Comunque grazie per la dritta!