Nell'ipotetica partita a poker per la formazione del governo, a Bersani si presenta una mano favorevole per capire se Beppe Grillo bluffa, oppure no: per questo (e solo per questo) dovrebbe accogliere la proposta (demagogica e populista*) del M5S e quindi far sì che il Pd rinunci al rimborso elettorale dovuto.
Se il Pd farà così, metterà in oggettiva difficoltà i deputati e i senatori pentastellati, i quali avrebbero minori giustificazioni per non votare la fiducia al governo Bersani, poiché avranno un'argomento in meno per urlare «tutti sono uguali tutti rubano alla stessa maniera».
* Premesso che, oggettivamente, la partitocrazia italiana è stata (ed è) vorace e spudorata, vorrei far considerare che, di per sé, i rimborsi elettorali ai partiti non sono poi così onerosi per il contribuente italiano, ovvero per il cittadino sovrano. Infatti, come si legge dalla scheda sopra riportata, il totale dei rimborsi elettorali è di € 159.065.891.
Considerando che gli italiani aventi diritto di voto sono 50.449.979 e dividendo la somma dei rimborsi per tale numero, constatiamo che ogni cittadino elettore “esborsa” circa 3,15 euro a testa. Non credo sia così tanto per alimentare gioco democratico.
2 commenti:
se il pd rinuncia si suicida
Olympe, per favore potresti spiegare perché?
A parte ribadisco: io sostengo e sosterrò il finanziamento pubblico (fatto salvo il corretto utilizzo, eccetera eccetera).
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