sabato 16 marzo 2013

Uscire dai sentieri gretti della politica


«Ora ti dirò una cosa orribile, mia carissima sorella, ma la sento, e anche se sia una bestemmia, uno dovrebbe sempre dire quello che sente. Non posso ormai più gridare con Goethe: Verweiele doch [google traduce con Resta un po'/Rimani un istante]. No; questi atteggiamenti oziosi non sono degni dello spirito tedesco! Non dobbiamo avvezzarci a nulla di ciò che è stato raggiunto, ma stendere le nostre mani ansiose sempre più oltre. E non dirò, “verso qualcosa di più alto”. Non voglio arrampicarmi su per nessuna scala che sia stata preparata per me in anticipo, con dei pioli tutti numerati uno dopo l'altro, come i gradi del termometro! Che cosa è mai questo se non un residuo della metafisica medioevale? Il genio tedesco, libero, audace, puro, non può venire costretto entro un simile gretto sentiero, e dentro quello solo. Esso si forgerà la propria strada creandola dall'interno di sé, in qualche direzione, in tutte le direzioni, verso l'infinito, disprezzando ogni legge tranne quella che esso imporrà a se stesso a ogni momento col suo stesso vivere, senza lasciarsi molestare da alcun fatto, senza riconoscere alcuna condizione, ma sempre creando lo scalino che dovrà successivamente salire con la sua improvvisa, libera ispirazione. La natura è una prigione. Se io debbo scegliere, scelgo il Caos!».
George Santayana, L'ultimo puritano, Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005 (traduzione di Camillo Pellizzi).

Ho piacere che siano stati eletti Laura Boldrini e Piero Grasso presidenti, rispettivamente, di Camera e Senato. Ho piacere perché, anche se questa legislatura è una prigione, è bene che il Pd cerchi di forgiarsi, da solo, la propria strada creandola all'interno di sé. Cosa verrà fuori non è dato sapere, l'importante, però, è procedere con ordine.
Da un punto di vista politico, lo scopo principale del Pd adesso è recuperare credibilità in quella parte di elettori che hanno votato il M5S perché preferivano il Caos alle ragioni del - scusate il termine - “vecchio” modo di fare politica.
Due buoni segnali, insomma.

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