lunedì 13 ottobre 2014

Egli immagina il futuro

«Io immagino il futuro oggi del nostro Paese e mi rendo conto che da qui a vent'anni noi avremo un Paese che, se fa le scelte giuste, continuerà ad essere un Paese leader in Europa e nel mondo» Matteo Renzi


Spesso imputo a me stesso il difetto di non pensare in prospettiva, di limitarmi all'oggi, di viverlo tutto, di non lasciare niente di riserva, venissero giorni in cui il domani avesse bisogno dello ieri.
È un difetto, giacché mai mi sono detto: “Se faccio questo e quello io tra vent'anni sarò un uomo migliore”, ché spaventato dal concetto di migliore e ancor più da quello dei vent'anni.
Io tra vent'anni cosa sarò, onestamente, mai me lo sono detto, mai, neanche quando ne avevo venti meno di ora pensavo al me di adesso.
In altri termini, non sono mai stato in cantiere, nessun progettista, nemmeno io, può rivendicare di avermi costruito, sono uscito e zac, a parte la naturale spinta in avanti (in avanti?), quello che ero ero, quello che sono sono, quello che sarò sarò e non sarò. Fine. D'altronde c'è stato un inizio. È naturale, son cose che capitano ai viventi.
Questo pippone per dire che – credo – non ho mai avuto la faccia a merda di dire a qualcuno o a qualcosa chissà come sarai tra vent'anni, nemmeno alle figlie, che le vivo costantemente nel presente, mai finora ho messo loro addosso panni che non le rivestono.

Futuro è una parola con troppe u per essere presa in considerazione. Per esempio culo ne ha una sola, è sufficiente (per questo ho smesso ubuntu e sono passato ad altre distro). E poi futuro stranamente contiene in sé il passato remoto del verbo essere, terza persona singolare, e questo già la dice lunga. Egli fu turo. Nel senso che egli fu tappo, turacciolo, in certi casi coperchio, che – appunto - comprime il presente nell'insensata ricerca di un domani che sarà quando sarà ma che nell'istante non è, caro faccia a futuro, non è.

3 commenti:

Olympe de Gouges ha detto...

a molti di noi per il momento preoccupa il presente, magari anche quello più immediato, che del doman non v'è certezza, come disse quel suo compaesano che ora non mi viene il nome.

Marino Voglio ha detto...

per la serie "e chi se ne frega" te devo (te vojo) di' che questo è il più bel post che hai scritto da quando ti leggo io.
sallo.

Luca Massaro ha detto...

@ Marì, nun me lo dì che m'emmozziono.