Il mondo è abitato da troppi intelligenti, soprattutto in Italia, paese intelligentissimo. Il problema è che troppa intelligenza fa male, perché l'intelligenza fa credere di essere intelligenti anche agli stupidi. L'intelligenza stupida è quella posseduta dalle persone argute che hanno sempre pronta la battuta di spirito (spirito denaturalizzato); dalle persone che riescono ad emergere in ogni nicchia ambientale; dalle persone che se gli dài una camicia e una cravatta, oppure una tonaca, sanno adattarvisi perfettamente, come se avessero indossato quei panni sin da bambini. L'intelligente stupido è il classico nato imparato, colui che gli basta un colpo d'occhio per capire come approfittare da certe situazioni per trarne il massimo beneficio. L'intelligente stupido ha una rapidità di pensiero che sbalordisce, per questo egli gioca sempre di anticipo, non si lascia mai sorprendere perché è lui stesso a sorprendere gli altri. L'intelligente stupido è padrone assoluto del primo piano, dell'inquadratura più opportuna, della smorfia che, seppur studiata a tavolino in maniera sistematica, dà a chi lo circonda (al pubblico) l'impressione di essere spontanea, a dimostrare che di costruito e di atteggiato in lui non c'è niente, c'è solo la prontezza di riflessi che dimostra che a lui non gliela si racconta dietro le spalle, che non lo si prende per il bavero, perché l'intelligente stupido ha tutto ponderato e ben previsto, soprattutto le mosse degli avversari - avversari lenti, anacronistici, fuori luogo, coglioni.
Se mi è concesso un paragone un po' ardito con l'intelligenza artificiale, in particolare riferendomi al campo hardware, l'intelligenza stupida è come la memoria ram, il supporto che
serve al processore per mantenere i dati che sta elaborando: è quindi usata come una sorta di lavagna, dove vengono scritte le istruzioni che servono durante una elaborazione, istruzioni che vengono immediatamente cancellate quando l’elaborazione è terminata.
Ecco, l'intelligenza stupida è un'intelligenza usata, un'intelligenza che serve, che presta il servizio secondo delle istruzioni o indicazioni che un altro tipo di intelligenza (quella non stupida) ha programmato ma delle quali offre volentieri all'intelligente stupido il patrocinio o diritti di rappresentanza.
L'intelligenza stupida è quella che in tutto il suo operare non immagina neanche un momento di essere una pedina in mano a delle intelligenze ben più superiori di lei. Ma per l'intelligente stupido tutto ciò non ha importanza perché, prima regola, mai guardare al domani con ciò agendo nell'immediato; bensì guardare e parlare del domani per conservare il potere oggi, un potere che se veramente pensasse a o parlasse di quello che fa oggi non avrebbe alcun domani.
1 commento:
Molto ben detto, amico mio.
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