mercoledì 16 settembre 2015

7,9mila mi piace


Com'è risaputo, Michele Serra non si lascia sfuggire occasione per criticare «l'uso compulsivo dei social network», questa volta prendendo spunto dal resoconto di una giovane giornalista di Repubblica, Benedetta Perilli, contenuto dentro un'inchiesta a più voci dello stesso giornale dal titolo «Quando il social ti rende schiavo».

Scrive Serra: «La gratuità apparente dei social [...] inganna al punto che non ci rendiamo più conto di essere, quasi ad ogni clic, clienti. Solamente clienti».

Clienti? E chi sarebbero le puttane?



- Non ci capisco più niente. Forse per questo resto prigioniero.
- Prigioniero di che?
- Pinterest.


3 commenti:

Marino Voglio ha detto...

io insisto, è televisione.

(ma ci sarà ancora qualcuno che si crede cliente della televisione...? io sospetterei di si...)

giovanni ha detto...

Dov'è il tasto per il mi piace?
Bellissimo.

UnUomo.InCammino ha detto...

L'uso compulsivo delle reti sociali.
Gli autossicodipendenti
Il workaholismo
L'infarcirsi la testa di oppii per menti vecchi e nuovi.
La dipendenza da MDMA
L'uso smodato della cioccolata
I fondamentalisti vegani, del liberismo, del multiculturalismo, gli invasati di allah e di padre pio, le crescite e le accoglienze senza se e senza ma...
...

Questo mondo esercita la specie che, nella sua hybris, crede nei nuovi feticci, i tecnodei, che la possano liberare dalle dipendenze, fino a rendersi loro schiava, loro serva.