Ci pensavo oggi alla mia ombra camminando nella lucente mattina delle idi di marzo, sovente guardandomi le spalle, e riflettevo non tanto sul senso della vita, quanto sul sesso nella vita, se è una misura giusta per considerarla degna di essere vissuta, credo di sì, essendo il sesso molto apotropaico, discretamente ansiolitico, notevolmente catartico.
Gli manca solo di essere politico, al sesso, ma veramente, non soltanto confinandolo nelle manfrine delle parti in commedia, dal puritanesimo anglosassone al trombanesimo di Arcore, bensì facendo di esso l'elemento base di una azione politica vera e propria, o piattaforma programmatica.
Gli unici tentativi, in questo senso, furono quelli tentati da encomiabili pornostar che però ebbero il demerito di spingere ancora più ai margini la questione, riducendola a mero folklore.
In conclusione: se fare sesso è, come io penso, un atto politico, come riuscire a far sì che il sesso non sia solo rappresentanza ma possibilità di guidare l'azione di governo?
- Eccone un altro che la tira sul prezzo, neanche fosse stato coinvolto in un meccanismo di subornazione.
5 commenti:
...se fare sesso FOSSE un atto politico, la soluzione sarebbe quella di Papi ed altri prima di lui, fino a salomone passando per francesco I: procacciarsi quante più femmine possibile - e pubblicamente.
(chiedo scusa a tutte le signore in ascolto: riconosco che quanto sopra non è molto politicamente corretto, ma d'altra parte nemmeno io lo sono; e nemmeno la realtà là fuori)
Si apra il dibattito.
Qui fuori ho fatto montare un banchetto per raccogliere le firme. Il motto è: "Voglio Marino sindaco de Roma!"
Se hai messo pure la raccolta online firmo subito.
Considerati "firmato".
Posta un commento