«Secondo l'inchiesta, denominata "Killer in corsia"»
So bene che su queste vicende macabre è indelicato fare humor nero; nondimeno, l'encomiabile fantasia denominativa dei magistrati inquirenti rende irresistibile la tentazione.
Vediamo: è ormai invalso che il sostantivo killer sia un forestierismo che nella lingua italiana (e forse non solo italiana) è usato diffusamente per indicare la persona, l'animale o la cosa che ha ucciso o uccide o che è potenzialmente in grado di uccidere [via].
Tuttavia, accanto a questo significato estensivo, tecnicamente (Diritto) e, a mio modesto avviso, più propriamente, con la parola killer si designa un sicario, vale a dire la persona che uccide su commissione, spesso dietro pagamento.
Dunque, stando a questo significato letterale, è lecito pensare che se gli inquirenti chiamano l'inchiesta «Killer in corsia», probabilmente suppongono che la presunta infermiera assassina abbia agito su commissione.
Orbene, nel caso in cui brancolassero nel buio per trovare il mandante, saremo noi così omertosi da non fornire alla magistratura un nome? Giammai.
Ultim'ora:
Tito Boeri raggiunto da un avviso di garanzia.
2 commenti:
buon primo aprile!!!
Ieri notte avevo sonno e mi è sfuggito di programmare la pubblicazione del post a oggi. Meno male che mi hai aiutato tu.
Posta un commento