È il giorno degli improbabili assensi al vuoto politico, al potere impotente di potere di fronte al volere della volontà, alla sarabanda intristita di figuri che non hanno altra preoccupazione che preoccuparsi dei destini e non degli intestini degli italiani, perché - essendo stronzoni di natura - sanno di essere facilmente evacuati e allora si accaniscono a costipare, a occludere, a produrre blocchi politici che chiamano in causa purghe a voce di popolo, lassativi lavativi che magari facessero andare di corpo, macché, anche loro a costipare il transatlantico - e l'unica speranza è il vomito bulimico, sì che alla fine niente resti degli avanzi, dei disavanzi, delle indigeste facce di cazzo mencio che architettano delle costruzioni politiche insensate che mirano a occupare il vuoto lasciato al centro, circa trent'anni fa, dalla fine della DC, perché per loro è sempre valida la massima «al centro c'è un buco, ch'è quello del culo», e le suddette facce non si sono accorte che il buco si è andato via via riempendo a forza stronzate prodotte da una prassi sempre più invereconda e incentrata su degli ego che si credono giganti e invece sono dei bachi da sego.
Nessun commento:
Posta un commento