«Chi non sa mettersi a sedere sulla soglia dell’attimo dimenticando tutte le cose passate, chi non è capace di star ritto su un punto senza vertigini né paura
come una dea della vittoria, non saprà mai che cosa sia la felicità.» [via]
Da un'analisi veloce della citazione di Nietzsche, possiamo trarre la conclusione che entrambi gli assunti garantiscono, più o meno a tutti, di sapere che cosa sia la felicità. Infatti, chi non sa mettersi, rapido, sulla seggetta dell'attimo dimenticando tutte le cose passate? Ma soprattutto: chi non sa star ritto su un punto senza vertigini né paura (per esempio: su una mattonella di cotto o di travertino, sul listone giordano, su un tratto di asfalto, o di strada sterrata, o di prato all'inglese), in particolare se questo punto non dà a picco su uno strapiombo? Il problema casomai è star ritti su quel punto come una dea della vittoria; problema superabilissimo, converrete, se a) si è una donna, oppure b) ci si traveste da drag queen con un paio di Nike.
2 commenti:
Non di rado..
Non di rado ,invece a me
son venute sublimi ispirazioni
Sedendo sulla seggetta
del luogo di decenza !
Sol dopo però
aver evacuato,
l'animo mio è disposto
a sublimar concetti
caino
😁
Posta un commento