Mi è capitato di vedere, rimbalzato sui social, uno scampolo di una trasmissione intitolata L'aria che tira, durante la quale, il dottor Claudio Giorlandino, direttore sanitario di Altamedica, chiamato a supporto medico scientifico dell'argomento del giorno - Vaccino obbligatorio o tamponi a raffica? - dichiara certune cose che conviene ascoltare.
Ascoltate? Nel mentre avete visto come la conduttrice sbiancava, mutava il ghigno e, con un gesto si stizza, si buttava indietro la chioma leonina? Inoltre, avete notato la serissima espressione dell'emerito duca Alfonso Maria di Sant'Agata dei Cecchi Paone? E, infine, il riso (simile al mio, in verità, ma non divaghiamo) del senatore Paragone?
Io non mi permetto di entrare nel merito della questione sollevata dal dottor Giorlandino; certo, potrei fare domande, sollevare dubbi, ma nel merito non posso. Posso farmi un'opinione ed esprimerla, ma essa non ha o avrebbe alcun valore scientifico. Stessa cosa vale anche per i giornalisti e per i politici in studio. Stessa cosa dovrebbe valere anche per il governo e i suoi ministri, in particolare per il presidente del consiglio dei ministri, il quale, invece, in una conferenza stampa successiva alle dichiarazioni del dottor Giorlandino si è precipitato ad affermare che «il vaccino è l'unico modo sicuro per proteggere noi stessi e i nostri cari». Ipse dixit.
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