"Signor sindaco - scrive in una lettera l'Anpi - per la prima volta nelle ricorrenze della giornata della Liberazione di Firenze dall'occupazione tedesca (11 agosto 1944, ndr), nessun rappresentante dell'Anpi, erede dei partigiani che combatterono per la cacciata dell'esercito nemico, lasciando sul terreno, secondo le cronache, 205 morti e 435 feriti, è stato invitato a prendere la parola in ricordo di quella giornata, che meritò alla città la prima medaglia d'oro della storia repubblicana da parte del capo del Governo Ferruccio Parri. Riteniamo incomprensibile e grave tale scelta in primo luogo verso le partigiane ed i partigiani che hanno combattuto per la città di Firenze".
A replicare è Cristina Giachi, vicesindaco di Palazzo Vecchio: "Nessuna dimenticanza e nessuna volontà di escludere, il Comune di Firenze è orgoglioso e fiero della propria storia antifascista e della medaglia d'oro conquistata durante la Resistenza". Quest'anno, ricorda Giachi, "il clima geopolitico mondiale e i recenti accadimenti terroristici hanno suggerito al sindaco di affrontare i temi della libertà religiosa e della convivenza civile tra popoli, collegandoli alla Liberazione".
Dato che più e più volte i rappresentanti dell'Anpi hanno dichiarato che voteranno No al prossimo referendum sulle riforme costituzionali¹; e, inoltre, dato che forse avrebbero ricordato ad alta voce ai fiorentini tale intendimento, allora il sindaco Nardella ha deciso di non dargli voce e parlare di altre cose, tra le quali di «libertà religiosa», in particolare della sua professione di fede. Indovinate quale.
_________
¹«È un obbrobrio dal punto di vista della democrazia ed è scritta male tecnicamente. Cos'altro possiamo fare se non dire no?». Il numero uno dell'associazione dei partigiani, Carlo Smuraglia, ha poi aggiunto: «Tolgono potere di rappresentanza ed esercizio alla sovranità. Siamo obbligati a impegnarci perché la Costituzione non venga stravolta».
5 commenti:
Bravo Luca. La notizia è andata via inosservata o quasi, a mo' di acqua fresca, superfluo dire che sarebbe ridicola se non fosse tragica e meritava ben altro rilievo. Si vede proprio che ormai passa solo quel che non disturba il Re(nzi) Sole.
La vice -sindaco di Firenze nella sua risposta ha dimostrato la sua alta levatura ipocrita .
caino
I partigiani comunisti hanno fatto mattanze pazzesche in confronto ai quali, i fascisti furono dilettanti.
o - Eccidio di Schio
o - Pulizia nel triangolo rosso emiliano
o - La provocazione di via Rasella fatta sulla vita dei civili
o - Eccidio di Porzus
o - ...
La mistica sinistroide li ha celebrati come un tutt'uno comunista (primo falso) e quindi come un tutt'uno democratico, nobile, giusto e liberatore (secondo falso).
L'ANPI rappresenta molti di questi criminali ed è eticamente, un'associazione che protegge molti (ex) grandi criminali.
Comprerei un'auto usata da questi? Manco per sogno.
O Uomo in Cammino,
quando i tuoi commenti esulano dal contenuto del post (e in questo caso mi sembra evidente) faccio fatica a pubblicarli, non perché io la pensi diversamente da te riguardo a tante cose e anche - e qui parecchio diversamente - a quanto sopra hai scritto, ma perché non vedo perché devi venire a scrivere qui come la pensi su questioni che, appunto, non sono in tema con l'argomento che ho trattato.
A prescindere dal fatto che è un grave torto non aver fatto parlare l'ANPI a una celebrazione che li riguarda in quanto portavoce ufficiali dei partigiani che parteciparono alla liberazione di Firenze, qui cercavo di porre l'attenzione al ridicolo delle scuse del potere quando effettua prevaricazioni.
Stammi bene e salutami la macellaia
L'ANPI non ha alcun titolo, non ha autorevolezza sulla costituzione, non più di altri parti della società.
Anzi, se questa costituzione così antidemocratica che esclude esplicitamente la volontà popolare da temi come i rapporti con l'estero o il fisco, in cui non esiste alcun valido strumento di democrazia diretta, è una costituzione dei soviet ovvero di alcune castalie di mestieranti del potere autoreferenziali più, lo si deve anche all'influsso (dei partigiani) comunisti nella sua progettazione.
L'ANPI è parte del problema, non della soluzione.
Ovvero è una di quelle parti meno titolate nelle eventuali riforme, supposto che una roba così sia riformabile.
La Liberazione dei partigiani è un mosaico della mistica dell'Italia antifascista.
Senza gli invasori alleati i partigiani non avrebbero liberato alcunché.
Non solo: molti si sono inventati partigiani quando hanno visto collassare il fascismo.
Da neri a rossi in pochi giorni, quelli dopo piazzale Loreto.
E quelli che sono stati così, in tanti, dalle parti in cui scrivo, si sono dimostrati i più realisti del re, i più efferati nella pulizia dei fascisti coi quali erano pappa e ciccia fino a poche settimane prima.
E scrivo da una città, la X Legio. che in pochi giorni dalla più fascista d'Italia è diventata la più rossa d'Italia.
Ihihih
Posta un commento