«Ovviamente siamo sempre in un’area opaca». Guido Olimpo. |
Proviamo per un attimo a credere, insieme a Hillary Clinton, che veramente dei pirati informatici russi, su ordine del Cremlino, abbiano violato la sua casella di posta elettronica.
E allora? Se così fosse, non dovrebbe essere contenta per poter così dimostrare al suo Paese e al mondo intero che lei non ha niente da nascondere? Per qualcuno che si candida alla Casa Bianca, la trasparenza è tutto, quindi non dovrebbe costarle molto rendere lei stessa pubbliche le mail. O invece lei è preoccupata perché nella sua casella di posta elettronica possono essere scovati contenuti imbarazzanti o, peggio, compromettenti? Mi riferisco soprattutto al periodo in cui, da Segretaria di Stato, fece di tutto affinché Gheddafi fosse detronizzato - provocando così il disastro libico che portò anche alla morte dell'ambasciatore americano Christopher Stevens.
1 commento:
Me sa che ce sarebbe pure quarcosina su chi ha foraggiato quei galantomini dell'isis.
Posta un commento