«Possiamo attendere altri dieci anni in una situazione di instabilità governativa, confusione legislativa e mancanza di certezze per il mondo produttivo italiano?»
Tra le domande retoriche che Luciano Violante pone a conforto delle ragioni del Sì al prossimo Referendum riguardante le riforme costituzionali, questa è, secondo me, la più persuasiva a sostegno delle ragioni del No, giacché l'instabilità governativa non ha mai privato di certezze il mondo produttivo italiano.
Ai “bei tempi” democristiani e pentapartitici in cui la valorizzazione del capitale non era inceppata, al mondo produttivo dell'instabilità politica dei governi balneari non fregava un cazzo. Ma guai a ricordarlo, vero egregio docente e politico italiano da non so quante mila euro mensili di stipendio sul groppone¹, perché se uno lo facesse, poi, gli verrebbe il dubbio che i ritornelli renziani e centrosinistrici sul «ricominciare a crescere», su «l'Italia riparte», siano pure parole al vento, perché il problema non è come comandare - con o senza bicameralismo - ma come e chi fottere - e per ora, del mondo produttivo, avete saputo solo fottere una parte sola: quella del lavoro. E ancora non vi siete accorti che niente riuscirà a sfamare la Bestia?
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¹Uh, quanto è populista parlare di soldi. Ma come mai non provano a convincermi riducendosi lo stipendio a duemila euro netti al mese? Duemila euro netti: so’ largo di maniche.
1 commento:
come darti torto? ma Violante non era ricoverato? magari nel suo caso svacchiamo :)
comunque sia, la visione che hanno di noi dall' America, è che stiamo nel ventre della vacca, roba da non credere, se non li avessi sentiti con le mie orecchie.mah!
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