Stamani
ho visto due persone dello stesso sesso salire su un autobus. Lì per
lì volevo protestare ma non me la sono sentita anche perché ero
dello stesso sesso pure io e poi avrei fatto tardi al lavoro.
Faceva
caldo dentro quell'autobus, e l'autista se ne stava beato in maniche
di camicia mentre noi persone dello stesso sesso eravamo tutte
ingiubbottate per evitare di beccarsi i primi raffreddamenti
stagionali. Una persona dello stesso sesso, adulta, si è messa a
protestare per il troppo caldo dentro l'autobus e l'autista si è
limitato ad alzare le spalle e a mettersi un auricolare all'orecchio
sinistro. La persona dello stesso sesso si è infuriata e ha iniziato
a bestemmiare un dio dello stesso nostro sesso, dicendo che era un
maiale, un cane, un boia, un ladro, e i passeggeri dello stesso
sesso, che involontariamente ascoltavano tutti quegli epiteti, non
potevano obiettare granché, anche perché è difficile aprire un
contenzioso teologico dentro un mezzo pubblico stipato di gente dello
stesso sesso.
Una
signora dello stesso sesso, bella alta e dai polpacci muscolosi, le
cui orecchie erano a un palmo dalle bestemmie, sbilanciata da una
brusca accelerata dell'autista, ha piantato il tacco destro
sull'alluce sinistro del bestemmiatore accaldato. Questi, senza
indugio, ha rincarato la dose tirando in ballo anche la madre del
figlio del dio da lui prima menzionato, apostrofandola di ingiurie e
calunnie. Per fortuna la fermata della stazione, meta principale dei più, ha dato modo a molte persone dello stesso sesso di
disperdersi, di dimenticare, per buona parte del giorno, di averne
uno. Tranne nelle pause, per andare in bagno, a prendere ognuno
contatto con la propria natura.
2 commenti:
Meglio di un trattato, te lo dice una dello stesso sesso. Ma non mi dilungo, perchè proprio adesso devo andare in bagno. E... se vuoi proprio saperlo: il mio bagno è unisex ;-))
L'altro giorno mi sono svegliato in uno stanzone affollatissimo.
Pieno di algoritmi dello stesso sesso.
Un Algoritmo impazzito decise di mandare il mondo a quel paese.
Fu così che mi trovai nell'inferno dei "poveri diavoli" (questioni di classi pure lì)
Per fortuna in questo luogo mancano quasi sempre "tenaglie", "carboni ardenti" e gas (colpa dei russi).
Fu così che potei parlare con l'algoritmo impazzito.
Mi disse di chiamarsi Al-Khwarizmi e di essere stato il Principe degli algoritmi, finito all'inferno dei "poveri diavoli" per essersi rifiutato di fornire la prova della calcolabilità del problema del genere umano...
continua ....
caino
Posta un commento