A lavoro
usurante corrisponde un lavoratore usurato.
Quali
parametri usare per stabilire con correttezza quali lavori sono
usuranti e quali no?
È
indubbio che alcuni tipi di lavoro siano più usuranti di altri. Sia
in termini di consumo mentale che fisico.
Ma
siamo proprio sicuri che qualche lavoro sia escluso dal concetto di
usura?
Mettiamola
in questi termini: quante persone lavorerebbero se potessero vivere
senza lavorare, ossia senza vendere sul mercato del lavoro la propria
forza, la propria capacità lavorativa?
Chi
è che lavora per divertimento, per passare il tempo, per gratificare
la propria condizione esistenziale?
Quante
mani alzate vedete laggiù?
Riassumiamo:
la maggioranza delle persone nasce in una condizione in cui, a un
certo punto della vita, o vende la sua forza lavoro o si barcamena
con mille espedienti, tipo dormire nelle stazioni, mangiare alla
croce rossa, farsi il bagno nei bagni pubblici e cambiarsi i vestiti
una tantum perché hai le mutande incrostate.
Io
ho conosciuto alcuni di questi tipi umani e mi ci ero anche
affezionato, tranne alla puzza.
Non
lavoravano. A uno, al compiere dei 65 anni, perché aveva comunque
fatto una ventina d'anni di lavoro, gli dettero la minima (prima
campava con le mance dei preti). Se la fotteva in tre giorni di
albergo per dormire e mangiare e poi punto a capo.
Non
faceva lavori usuranti, no: ma era usurato fin nel midollo.
Io
alle facce di cazzo sindacali con le trippe da cintura sbottonata
dopo mangiato gli strofinerei le palle in terra così per fargli
capire da dove vengono e dove vanno le usure.
Tra
parentesi: io sono cattivo, ecco, almeno ci provo.
Per
non parlare delle facce di cazzo di governative.
Vox
populi, che è vox dei, dice non ci sono più soldi. Benissimo.
Vedete perché sono cattivo? Perché non ci credo. I cattivi non
credono a un cazzo e se incontrano un dio gli chiedono di aiutarli a
discredere, a screditare il credo.
Il
lavoro usurante dei giovani mortificati dai voucher e dal merdoso job
act li mette naturalmente contro gli adulti a un passo dalla pensione
perché vulgata vuole che la giustizia di ora provocherebbe ulteriore
ingiustizia per chi la pensione – in previsione – proprio non
l'avrà.
Guerriglie
tra poveri morti di fame. Neanche i primi della classe, gli
stronzetti che pontificano alla radio, se ne avvedono. E mettono
contro partite iva e dipendenti, privato e pubblico, mai nessuno che
infili un dito nell'occhio o nel buco del culo giusto.
Schermaglie
volgari, giustappunto.
Io
volevo dire stasera che tutto il lavoro erode (da Erode, gran
figlio di puttana che eppure poteva non esserlo)
e usura.
Solo
coloro che sanno sfruttare, erodere, usurare al meglio il lavoro
altrui (un lavoraccio anche questo, nevvero)
vivono senz'attrito, in sospensione, perché evitano la vita che non
desiderano.
Chi
lavora non desidera lavorare, è costretto a lavorare. Farsi piacere
il lavoro è una costrizione. Dice qualcuno che non sarebbe nessuno
se non avesse il lavoro. O bravo bischero. Ma tu sei nato con il
lavoro appiccicato addosso come i coglioni?
Articolo
Uno: l'Italia è una repubblica fondata sui.
1 commento:
In natura non si mangia gratis.
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