Luisella camminava con aria inflessibile; gli occhi, puntati come fendinebbia, illuminavano i piedi e i polpacci delle persone che la precedevano. Dietro sentiva, distante, un respiro affannoso seguirla, di qualcuno che cercava di non farsi accorgere, appunto, che la stava seguendo. Seguendo per cosa? Per il vestito attillato che modellava il suo corpo perfetto da ogni punto di vista? [Ognuno scelga e immagini il suo punto di vista]. Lo sapeva perfettamente che avrebbe dato nell'occhio con quel vestito. «L'importante è non dare alla mano», si era detta, persuadendosi che un po' di sguardi addosso avrebbero confortato la sua autostima. Ne aveva bisogno. La sera precedente Massimiliano le aveva detto che non avrebbe fatto in tempo a tornare per quel fine settimana e che, dunque, la due giorni alle Terme Benessere sarebbe saltata. Fosse stato per lavoro, avrebbe capito e accettato. Invece lo sapeva che lui le avrebbe preferito la mamma. Già, la mamma: la chiamava così, lei, anche se non lo era, perché tecnicamente era la matrigna, colei che aveva risposato il padre, rimasto vedovo da poco tempo e neanche dopo un anno riaccompagnato a questa, «L'ha fatto per i soldi, lo sai benissimo», gli aveva sempre detto e non era la sola a dirlo e a pensarlo, ma tutto l'entourage di mogli e fidanzate dei fratelli Tamarroni.
Arrivata a destinazione in anticipo, Luisella decise di aspettare l'ora esatta prima di entrare dall'estetista, concedendosi qualche minuto di vetrine. D'improvviso, mentre stava per varcare la soglia della speranza in un negozio di polacchine marchigiane, un signore - «Sicuramente lo stesso che mi stava seguendo», ebbe subitanea l'impressione - con un tesserino affisso alla polo verderame e taccuino e penna in mano, presentandosi come giornalista di cronaca del locale quotidiano, si rivolse a lei in questi termini:
«Mi scusi signora, sarebbe così gentile da lasciare una dichiarazione in merito ai saldi stagionali?»
Luisella, aggiustandosi con nonchalance il top che rischiava di scendere oltre misura, rispose:
«Non ho niente da dire, soltanto da mostrare [W. Benjamin]. E se tocca, meno».
1 commento:
Caro Luca,
certo che "ritrovarsi "la coscienza e ricrearsi un ruolo attivo nelle partecipazione "politico sociale "di questi tempi , oltretutto poi , tra le pieghe del top di Luisella è compito assai arduo e difficile.
In tutti i casi ,mandare a quel "paese" qualche giornalista di questi tempi "post-moderni "è comunque un passo in avanti.
Di sicuro ,comunque, mi pare che guardando l'orizzonte degli eventi, sono cominciati "i saldi", e non è una profezia.
caino
Posta un commento