venerdì 28 luglio 2017

Senza limiti

[Passavo di qua, è notte, ho visto bianco e, come un piccione in volo (data l'ora, sarebbe meglio dire un pipistrello) libero fino a un certo punto (come i piccioni e i pipistrelli, ho anch'io le mie necessità), provo a sporcare il bianco sottostante, non di inchiostro, la sua parvenza, la mia impronta digitale.]

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E così Jeff Bezos ha superato Bill Gates come uomo più ricco del mondo. Tutti gli anni fanno questa gara, chissà perché la fanno ma soprattutto: i media ne sono compiaciuti, ammirati, tutti a portare un cero al santino vincitore.
«Tutto nella vita, John, è questione di fissare un limite, e bisogna decidere da soli dove fissarlo. Non lo si può fissare per gli altri. Si può provare, naturalmente, ma non funziona. Obbedire a regole stabilite da altri non equivale a rispettare la vita. E se si vuole rispettare la vita, bisogna fissare un limite.» John Berger, Qui, dove ci incontriamo, Bollati Boringhieri, Torino 2015
Dunque i vincitori, o meglio: non personalizziamo troppo le maschere di carattere, avremmo potuto essere anche noi come loro, da nostri garage, coi nostri cacciavite a stella, diventare capi d'impero, se solo avessimo girato per il verso giusto quel cacciavite, anziché usarlo per quello che doveva servire... Dicevo: i vincitori non si sono fissati un limite, perché il sistema economico e produttivo nel quale operano, limiti non si dà, se non quelli che incontra, inevitabilmente, nel cammino verso la desertificazione o la sommersione del pianeta. Ma non la facciamo troppo lunga...

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Mai che facciano una gara inversa, quella a chi è più povero del mondo: troppi vincitori a pari merito?

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