«È evidente che ci si può sempre mettere davanti a un foglio di carta e cercare di dire quello che si ha nella testa. Ora, in generale, nella testa non abbiamo granché. Abbiamo buoni sentimenti, idee generose, impressioni intelligenti, inizi di frase e tutte queste cose non servono a niente. Ci vuole qualcosa, una specie di modello letterario, qualcosa che vi permetta di procedere in maniera un po’ più sicura. […] Cioè, insomma, non esiste una scrittura naturale, non esiste l’ispirazione, non c’è niente che mi aiuti, che si trovi al di sopra della mia testa e mi aiuti a produrre del linguaggio. La scrittura è un atto culturale e unicamente culturale. Esiste soltanto una ricerca sul potere del linguaggio.» Georges Perec, 1967
In questi quasi dieci anni di scrittura bloggheristica c'è una cosa che ho imparato a non aspettare: l'ispirazione. È un buttarsi quotidiano, il mio, senza metodo, ma con disciplina di cui ancora mi stupisco. Produco un linguaggio? Linguacce. Faccio ricerca sul potere del linguaggio? Fregnacce. Ma alla fine del salmo, vado a letto più tranquillo.
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Antonella Bavetta ci regala una splendida descrizione de La Vie mode d'emploi, di Georges Perec.
1 commento:
Ho iniziato a leggerlo ieri sera. Era un po' che lo avevo li tra il mucchio dei libri da leggere...è fantastico
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