Articolo interessante, che però elude la questione principale: perché siamo arrivati a un punto in cui le Borse planetarie valgono più del Pil terracqueo? Proviamo a rispondere:
perché il capitale ha un unico scopo: fare più soldi dai soldi. E fare soldi con il ciclo produttivo classico (investimento, produzione, estrazione di plusvalore dal pluslavoro, commercializzazione e vendita) è sempre meno redditizio, per le contraddizioni strutturali del sistema capitalistico (tutte spiegate e riassunte dalla Legge marxiana sulla caduta tendenziale del saggio di profitto).
Per ovviare a tale tendenza regressiva, il Capitale, sin dai suoi esordi, reagisce alla mancata valorizzazione sul terreno concreto della produzione, dirigendosi nelle alte sfere dell'astrazione, ossia in quello che Marx, già nel 1857, appellò con il nome di Capitale fittizio.
Il problema, già segnalato da Olympe de Gouges, è che
«l'enorme espansione del capitale fittizio ha fatto svanire anche l'ultima traccia di qualsiasi rapporto con l'effettivo processo di valorizzazione del capitale (produzione) e consolidato l'idea assolutamente falsa che rappresenta il capitale come automa che si valorizza per se stesso. Il livello patologico di questo squilibrio, i rapporti finanziari truffaldini che nulla hanno a che fare con i reali bisogni sociali, è tale che il sistema è assolutamente fuori controllo e nessun contenitore legale riuscirà, semmai, a contenere con qualche efficacia la proliferazione di questo genere di attività speculative. Il sistema sta scavando la fossa per sotterrarci tutti sotto una valanga di bugie e d’illusioni.»
È, infatti, un'idea assolutamente falsa quella che il capitale possa valorizzare se stesso all'infinito, giacché i miliardi di miliardi creati con i vari trucchetti finanziari, quantitative easing compreso, non corrispondono affatto a una reale creazione di valore, ma sono soltanto promesse di valore futuro, sono la credenza sconsiderata che un domani il sistema economico vigente, stati compresi, possa ritrovare lo stesso slancio fordista sperimentato nel Novecento: con due guerre mondiali nel mezzo.
1 commento:
fa piacere vedere che un mio post di oltre 6 anni fa non ha perso smalto. grazie
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