Quando Sebastian Coe gareggiava ero un bambino e mi ricordo che tifavo per lui. Certo non mi chiedevo come si allenasse, quale alimentazione facesse, quali "integratori" (ancora leciti) assumesse. Correva forte, vinceva, stabiliva record.
Adesso lui, il baronetto, non corre più: presiede. E dichiara, a proposito della squalifica dell'atleta sudafricana Semenya (squalificata per l'alto livello di testosterone presente naturalmente - sembra non ci siano dubbi al riguardo - nel suo corpo):
«L'atletica leggera ha due classificazioni: ha l'età ed il genere, siamo altamente protettivi nei confronti di entrambe e sono davvero grato che la Corte di Arbitrato abbia confermato questo principio».
Ecco, o nobile baronetto, altamente protettivi un cazzo. Infatti, se riguardo all'età l'atleta Semenya è nella norma, riguardo al genere, invece, siete in grado di affermare e certificare che lei non è una donna? E se non lo è, a quale genere appartiene? Al genere X? E questo le/gli è stato notificato sulla carta d'identità ? O è forse il politicamente corretto che non vi permette di affermare, con chiarezza, che per i transessuali - ammesso e non concesso che Semenya lo sia - l'atletica leggera non è consentita?
Se la Semenya non ha altra colpa che quella di una fisicità estrema, di una forza e possanza atletica determinata da un ormone che gli frulla in corpo in grande quantità perché è così che madre natura ha voluto, lasciatela gareggiare, vincere medaglie, stabilire record: sarà l'età, anche per lei, a mettere un fermo alla sua carriera e magari, un domani, a farle presiedere incarichi attualmente ricoperti da miserabili baronetti.
3 commenti:
...magari verrà un giorno in cui agli inglesi e il baronetto verrà chiesto se vadano considerati più europei, americani o marziani...eheheh anche se c'è poco da ridire.
le "fisicità estreme" saranno individuate in tenera età, coltivate e incoraggiate; in cina lo fanno già. più avanti saranno prodotte (se, ehm, non lo fanno già). menomale che lo sport agonistico non mi interessa più già così.
Manco a me, Marì, manco a me interessa e, infatti, che non guardo una olimpiade o una partita o una gara non mi ricordo neanche più.
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