lunedì 7 gennaio 2013

Hanno rubato l'Universo


Giorgio Manganelli, Centuria, Rizzoli, Milano 1979

- Ehi, signore, non si preoccupi: è solo una scomparsa momentanea. Tutto tornerà alla normalità appena sarà finita quest'assurda, presente campagna elettorale. Tornerà lo stesso Universo di sempre, immodificabile nel profondo, perché chi lo abita è ancorato alla falsa coscienza che le condizioni di vita presenti, determinate dai rapporti di classe, siano immodificabili. Che i rapporti tra capitale e lavoro siano questi e amen. Qualcuno s'illude che solo col merito si potrà entrare nelle grazie del potere, ovvero entrare a far parte della ristretta cerchia di coloro che si affrancano dalla schiavitù del lavoro facendo schiavi altri - e ogni tanto qualcuno - con merito (brava Veronica, bravo Messi) - ci riesce.
Insomma, l'Universo si ricompatterà, ci saranno 630 deputati e 315 senatori freschi di nomina, ci saranno le consultazioni, il presidente del consiglio incaricato, la formazione del governo, la fiducia, i primi cento giorni, e così via. 
Come dice? Mi chiede se il negozio dove si è recato per acquistare un dopobarba riaprirà? No, che vuole, la crisi non si risolve mica con un nuovo governo, vada all'ipermercato dove spenderà anche meno e c'è anche più scelta. Lei crede che così facendo il negoziante voterà Grillo o, peggio, Berlusconi o la Lega o Storace? È normale: l'illusione della partita iva lo ha fatto ritenere fratello del capitalista, che sciocchino.
La proletarizz... pardon, la vera polverizzazione dell'universo procede ormai a tappe forzate: tutto sarà conforme alle regole imposte dal Mercato Globale e la chiusura ineludibile di tutti gli esercizi commerciali, o imprese artigianali, o piccole e medie industrie, è solo una questione di tempo. Non faranno in tempo neanche a cercare un uomo ridicolo coi baffetti o il parrucchino per cercare di porre rimedio alle cose.
Solo il deserto illumina la vista - e il silenzio.
No, la prego, non chiami la polizia, non sono io il respons...

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