«
Io mi domando perché la realtà
dev'esser semplice. La mia esperienza mi ha insegnato che, al
contrario, non lo è quasi mai e che quando v'è qualcosa che sembra
straordinariamente chiaro, un'azione che apparentemente obbedisce a
una causa semplice, quasi sempre al di sotto vi sono i moti più
complessi. Un esempio d'ogni giorno: la gente che fa l'elemosina; in
generale, si ritiene che è più generosa e migliore di chi non la
fa. Mi permetto di trattare col maggior disdegno una teoria così
semplicistica. Chiunque sa che non si risolve il problema d'un
mendicante (d'un mendicante autentico) con dieci centavos o un pezzo
di pane: si risolve soltanto il problema psicologico del signore che
in tal modo compra, per quasi nulla, la sua tranquillità spirituale
e il suo titolo di generoso. Si giudichi sino a che punto possa
essere meschina questa gente che non si decide a spender più di
dieci centesimi al giorno per assicurare la propria tranquillità
spirituale e l'idea riconfortante e vanitosa della propria bontà.
Quanta maggior purezza di spirito e quanto maggior valore si richiede
per sopportare l'esistenza della miseria umana senza questa ipocrita
(e usuraia) operazione! »
Ernesto
Sábato,
Il tunnel, Buenos
Aires 1961, edizione italiana Feltrinelli, Milano 1967 (traduzione di
Paolo Vita-Finzi)
Chiunque
sa che non si risolve il problema d'uno Stato (d'uno Stato debitore)
con qualche miliardo di euro o un pezzo di pane: si compra soltanto
del tempo, tempo per fare riforme strutturali (ed è notorio
quali strutture saranno riformate) e per far di
nuovo alzare gli indici (indici? A me sembrano
medi) borsistici che, per un certo periodo, daranno l'illusione che
la tempesta è passata, che la strada intrapresa è quella giusta - e
invece cresce la disoccupazione, la miseria si diffonde e la
ricchezza si concentra in poche mani.
Rifiutare
di capire che la crisi attuale (in corso da anni) non è una crisi
economica (e politica) temporanea e/o ciclica, bensì è una
crisi perdurante
e definitiva, è la crisi
strutturale del sistema economico e produttivo capitalista [*]
- rifiutare questo dato oggettivo è
coltivare l'illusione che questo sistema economico di rapina
valoriale e collasso ambientale possa essere emendabile con
delle riforme
strutturali - e
prima o dopo la sola riforma politica da praticare sarà la guerra.
Marginale
curiosità: vedasi la Siria. Dopo anni di conflitto, di devastazione,
c'è qualcuno che sta alzando il ditino sul debito pubblico siriano
delle parti¹ in lotta? In breve: per bombardare, i soldi si trovano
sempre?
Sì.
Sì.
via² |
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¹Io spero vivamente vinca Assad.
² Notizia dello scorso marzo 2014.
² Notizia dello scorso marzo 2014.
2 commenti:
essendo più che d'accordo* vorrei però osservare che:
il generoso ipocrita si lava l'ego a buon prezzo come faccio io acquistando una breve ma poderosa illusione sotto forma di bigliettino del superenalotto.
il barbone con solo dieci lavaggi di coscienze ipocrite altrui si compra la breve poderosa illusione che dà un cartone di vino o supposto tale.
e tutti la trasciniamo fino a domani; e così, "senza capillo mai"**, tendiamo a quel lungo termine nel quale, come è pacifico, "saremo...".
...tutto sommato è semplice davvero...
* di passo anch'io faccio un tiepido tifo per assad anche se non saprei spiegare bene perché
** esclusi i profondi come i Sàbato e i Massaro
ciài ragione, ma io al limite so' profondo come un Venerdì.
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